AI QUARTI DI FINALE DOVRA’ AFFRONTARE DIOKOVIC
Contro tutti i pronostici, che davano lo spagnolo vincente al 70%, l’italiano si è imposto nettamente nella sfida tra i due giovani più quotati del mondo e nello slam più prestigioso.
Dobbiamo ammettere che anche noi eravamo convinti che Alcaraz partisse come favorito. E ne era quasi sicuro anche un super esperto come Bertolucci, in base alle dichiarazioni fatte prima dell’incontro.
Ma Jannik ha smentito tutti, impostando e realizzando una partita quasi perfetta.
Sostanzialmente Alcaraz, abituato a mettere al tappeto gli avversari con il suo gioco potente e preciso, molto spesso ierinon è stato in grado di fronteggiare i colpi anticipati e profondi di Sinner, commettendo sistematicamente e cocciutamente l’errore di cercare di attaccare anche quando avrebbe dovuto difendersi.
Dal canto suo l’italiano ha ritenuto di poter sfidare l’avversario proprio sul suo terreno preferito, togliendogli il tempo e con palle vicinissime alla riga di fondo campo: impostazione che solo un grande campione in piena fiducia in se stesso può ideare. E, visto che la tattica aveva successo, l’ha mantenuta dall’inizio alla fine.
Al contrario Alcaraz, pur constatando di giocare in condizioni di inferiorità, non ha nemmeno tentato di provare a reagire con un piano di riserva: piano che però, forse, non aveva. Ad esempio, cercando di rallentare il gioco o variare il ritmo. Si è limitato a sfoggiare colpi difficilissimi, ma spesso si è intestardito a tentare soluzioni troppo rischiose, raccogliendo poco.
Invece Sinner non ha mai rinunciato ad attaccare. Sorprendentemente è andato spesso a rete, anche se ha commesso qualche errore evitabile, ma con il vantaggio di tenere sempre sotto pressione lo spagnolo. E ha anche insistito sulle palle corte, con successi ed insuccessi alternati, ma sempre allo scopo di non dare tregua. Tutto ciò interpretando una tattica molto razionale.
Quindi, in un incontro tutto basato su colpi d’attacco, si è imposto nettamente il nostro campione.
La partita si è mantenuta in equilibrio nei primi tre giochi, ma poi Alacaraz si è fatto strappare il servizio in ben tre giochi consecutivi, perdendo così il primo set (ceduto con l’incredibile punteggio di 6-1) e compromettendo il secondo (in cui si è arreso per 6-4).
Il terzo set è iniziato malissimo per Carlos, che però ha saputo reagire orgogliosamente allo svantaggio iniziale di 0-40, evitando un nuovo catastrofico break. Il parziale si è poi mantenuto in equilibrio, per cui si è arrivati al tie-break, vinto dallo spagnolo per 10-8 dopo aver annullato due match point sul punteggio di 7-6 e di 8-7 per Sinner.
Nel quarto setsi è creato il fantasma di una possibile rimonta dello spagnolo soprattutto nel primo game e nel quinto, in cui l’italiano è riuscito però ad annullare rispettivamente 2 break point (sul 40 pari) e poi addirittura 3 palle conclusive (da 0-40). Però precedentemente, nel quarto gioco, Sinner era riuscito a compiere l’impresa fondamentale di strappare il servizio ad Alcaraz., che aveva concluso il game con il kara-kiri di un doppio fallo.
Ma Alcaraz non ha mai rinunciato a cercare di reagire: nell’ottavo gioco, da lui vinto, è riuscito addirittura ad annullare 3 match point, portandosi a 3-5.
Poi lo spagnolo nel game successivo ha avuto a disposizione un altro break point (il sesto del set), che però non ha saputo sfruttare.
Infine, al quarto match point del parziale (il sesto della partita), Jannik ha chiuso.
Trionfalmente. Domani dovrà affrontare ai quarti di finale Djokovic. Jannik è più forte di lui in attacco. Ma Novak è molto più smaliziato di Novak.