NEL SINGOLARE FEMMINILE AVANZA LA TUNISINA JABEUR.
OGGI 6 LUGLIO SI COMPLETANO I QUARTI DI FINALE.
Sinner si era illuso di poter battere il mitico Djokovic, perché dopo i primi due set si era trovato in vantaggio per 2-0. Aveva giocato bene l’italiano con il suo gioco profondo e veloce, ma accorgendosi che parecchi punti erano stati causati da inspiegabili errori del serbo.
All’inizio del terzo parziale c’era quindi da capire se si sarebbe verificato un definitivo crollo di Nole, incapace di reggere il ritmo di Jannik (come era successo ad Alcaraz), oppure se il serbo fosse ancora una volta in grado di giocare “alla Djokovic”: cioè tenere in campo quasi tutte le palle ed attaccare al momento giusto, senza eccessivi rischi.
Purtroppo per l’italiano e per noi spettatori-tifosi si è verificata la seconda ipotesi: Djokovic è riuscito a resettarsi totalmente ed è tornato ad essere quello che conosciamo, lasciando in pieno dominio all’avversario solo 5 giochi negli ultimi tre set (6-3,6-2, 6-2).
Ma questo grande torneo, che giustamente è ancora considerato il più importante del mondo, rimane comunque una tappa fondamentale e prestigiosa nella carriera di Sinner. Prima di tutto perché ha battuto Alcaraz, che era accreditato come il giovane più forte in assoluto (in base al sesto posto nella graduatoria ATP e al fatto di essere la testa di serie n. 5nel tabellone), ma anche per aver costretto Djokovic a giocare al meglio delle proprie capacità per evitare la sconfitta (proprio come era già successo a Musetti).
Qual è la lezione che Sinner dovrebbe aver appreso da questa esperienza?
Anzitutto viene confermata in pieno la validità del suo gioco, basato sulla profondità, sulla velocità e sul preciso piazzamento dei colpi di rimbalzo.
Tuttavia ancora una volta è opportuno ripetere che deve fare consistenti miglioramenti nella ricerca della rete e del colpo conclusivo: sia nella volèe (in cui commette troppi errori, specialmente quando è bassa), sia nello smash, che tende a tirare verso l’avversario invece che affidarsi a comodi e sicuri slice laterali.
Inoltre deve allenarsi molto sulla palla corta, che spesso sbaglia.
In sostanza, non potendo contare molto sul “tocco di palla” (che non sembra avere), deve fare leva sulla razionalità delle soluzioni (ad esempio come Nadal).
Infine deve decidersi come affrontare la risposta alla seconda palla di servizio: ancora una volta si è constatato infatti che una posizione arretrata equivale ad un autentico regalo per un giocatore abile e attento come Djokovic, cui in questo caso si darebbela certezza che la risposta non potrebbe essere aggressiva. Al contrario una risposta anticipata potrebbe metterlo in difficoltà.
Il primo set è partito male per Sinner, che ha subìto un break al secondo game. Sul punteggio di 1-4 l’italiano ha rischiato una seconda volta di perdere il servizio, ma poi ha ribaltato il risultato.
Il quinto gioco è stato un vero disastro per Djokovic: una smorzata in rete e ben due doppi falli hanno ridato qualche speranza a Sinner, che si è trovato in mano il cortese regalo del contro-break.
Nel nono gioco Djokovic una rischiato di fare il bis nel cedere un altro game, ma poi è riuscito a rimediare. L’impresa non gli è però andata a buon fine nell’undicesimo game, a causa di suoi errori in una smorzata, in un rovescio in rete non forzato e ad un pallonetto troppo lungo. Insomma: era in campo un campione irriconoscibile, che giustamente ha poi perso il set (per 7-5).
Nel secondo parziale Sinner, spinto dall’entusiasmo, ha espresso il meglio di sé, con un primo break al terzo gioco, seguito da una seconda rapinaal settimo per totale demerito dell’avversario, in piena confusione: 6-2 per l’italiano.
Ma poi, nell’intervallo, il serbo si è guardato allo specchio nella ricerca della propria identità.
E l’ha trovata.
In semifinale affronterà il britannico Norrie, che ha battuto Goffin.
Oggi si completeranno i quarti di finale. Nadal non avrà vita facile con Fritz, mentre Kyorgios, contro il cileno Garin, avrà la possibilità di superare un altro ostacolo.
Nel femminile la tunisina Jabeur (testa di serie n. 3) procede con pochi problemi, essendo già uscite le sue rivali più accreditate. (Swiatek, in totale esaurimento di energie, e precedentemente Kontaveit).
Vedremo oggi chi arriverà in semifinale nella parte alta del tabellone: probabilmente Halep e Rybakina.