LA STORIA DEGLI SPORT
di Massimo Rosa
Come molti altri sport anche il Baseball nasce un bel giorno di una imprecisata data nel Paese che ha fornito al mondo un filone infinito di sport: l’Inghilterra o Gran Bretagna che dir si voglia.
Nelle verde “Isola” i ragazzini lo giocavano per le strade chiamandolo molto familiarmente “rounders”. Non era propriamente quello che si può definire baseball attuale, ma comunque era molto similare.
I “giovani bene” dell’epoca, siamo nel 18° secolo, invece gli preferivano il cricket, anch’esso per certi aspetti considerato un progenitore di rango superiore.
Le prime regole del moderno baseball furono scritte nel 1839 da Mister Abner Doubleday, abitante nella cittadina di Cooperstown..
Il primo vero campo del neonato sport fu quello dell’Eliseo Hoboken, che era stato precedentemente un terreno di gioco del cricket, si era nel 1846, e la località era lo stato del New Jersey.
Anche se nella storia il posto d’onore spetta ad Abner Doubleday, non da meno merita Alexander Cartwight, da molti considerato il vero padre del baseball.
Nel 1875 i “ricevitori” furono dotati del primo “guantone” della storia. Intanto nel 1876 nasce l’American National League, poiché già da una decina d’anni questo sport era divenuto professionistico, come spesso è accaduto negli Stati Uniti.
La prima World Series si disputò nel 1903 tra i Pirates di Pittsburgh ed i Cardinals di Saint Louis.
L’esordio olimpico, invece come sport dimostrativo, avvenne a Stoccolma nel 1912, dove si giocò la prima partita.
In Italia il baseball approdò molto più tardi, dovevano passare dall’esordio olimpico infatti qualcosa come 34 anni, prima che le truppe Alleate, sbarcate in Sicilia ce lo facessero conoscere, giocandolo nelle piazze e nei prati ovunque risalissero la nostra penisola.
L’esordio ufficiale di una partita è datato 27 giugno 1948 al campo Giuriati di Milano.
CURIOSITA’
Da qualche parte si legge “chiedete ad un ragazzino americano cosa gli fa venire in mente il numero 108”. La risposta sarà il numero di cuciture di una palla da baseball.
Chiedete ad un americano come fa a riconoscere un ragazzino straniero da uno USA. Verrebbe da dire lo fa parlare. Non è necessario, vi risponderà.
Sarà sufficiente dare in mano al ragazzo una palla da lanciare e vedere come la tiene: l’americano la terrà infatti con tre dita: pollice, indice e medio. Lo straniero invece la lancerà tenendola tra tutte le dita.
Sapete cos’è un inning? è la denominazione di un tempo (9 sono gli inning giocabili), se non lo sapete poco importa, poiché è risaputo che personaggi come Joe di Maggio, ex marito della donna più sexy del secolo, Marilyn Monroe, come l’ex sindaco di New york, Rudolph Giuliani, o come Joe Torre, Lou Pinella, Bobby Valentine e Tony La Russa, questi ultimi allenatori delle quattro semifinaliste dello scorso anno, non capivano e non capiscono le regole molto bene.
A Verona un gioco che ricorda quello del baseball era ed è (se qualcuno ancora lo pratica) lo “Scianco”.