ROLAND GARROS
GIORNATA 13
Tennis di Alberto Capilupi – REDAZIONE G. Brera Università di Verona – Area1 Veneto Trentino/AA
Il 23 marzo 2022, con l’abbandono definitivo dell’attività da parte della venticinquenne australiana Ashley Barty, n. 1 del mondo, si temeva che si sarebbe creato un vuoto e che ci sarebbe stato un periodo, più o meno lungo, di lotta al vertice della graduatoria WTA prima che emergesse una nuova dominatrice.
Ma i fatti smentiscono questa previsione, perché la Swiatek ha tutte le carte in regola per essere già considerata la nuova dominatrice del tennis femminile mondiale.
Prima della finale del Roland Garros si era creata l’impressione che Coco Gauff potesse impegnarla e persino batterla. Ma, in realtà, si è constatato che attualmente c’è troppa differenza tra il tennis di Iga, costantemente proiettato alla ricerca del punto attraverso accelerazioni, angolazioni e azioni in contropiede, e quello di Coco, che si basa su improvvise fiammate, alternate ad un paziente gioco di controllo che si traduce in inevitabili rallentamenti del ritmo: autentici regali per la polacca, che appena può spinge e cerca il punto.
Tutto ciò per carcare di spiegare come mai la finale si sia risolta con un secco 6-1, 6-3 a favore della Swiatek.
L’incontro è iniziato malissimo per la Gauff, che in pochissimo tempo si è trovata sotto per 4-0, con due break subìti al primo e al terzo gioco. Nei tre game successivi si è poi creato un equilibrio, rotto però definitivamente da un nuovo break.
All’inizio del secondo set la Swiatek si è un po’ rilassata, con la conseguenza di perdere subito il servizio dopo aver concesso due palle-break. Coco, a quel punto, facendo appello a tutte le sue forze, è riuscita a portare a casa anche il secondo gioco. Dopo di che Iga ha detto probabilmente “basta” e ha ripreso a giocare ben concentrata e con grande determinazione, conquistando 5 giochi di fila. Dal 5-2 si è poi passati brevemente al 6-3 conclusivo.
La Swiatek, a soli 21 anni, è una giocatrice completa, perché è validissima su tutti i piani (tecnico, tattico, atletico e mentale), mentre la Gauff deve ancora lavorare parecchio su quello tattico e su quello mentale. Ma, essendo solo diciottenne, per completarsi ha tutto il tempo che vuole davanti a sé, purchè sia ben assistita.