La telefonata del Presidente Giorgio Costa sono di quelle che non vorresti arrivassero mai, invece purtroppo arrivano per comunicarti un lutto, nel caso specifico mi è stata annunciata la scomparse di Sergio Allegrini, una dipartita che mi ha toccato il cuore.
ll rapporto panathletico tra Sergio Allegrini, Segretario Generale del Panathlon, e me era cominciato in modo piuttosto sostenuto. Fu l’unica volta che ci trovammo su posizioni opposte, da lì in poi iniziò un un’amicizia ed una stima reciproca, durata negli anni. Mi piaceva perché era un uomo dai sani principi che lo portavano ad essere rispettoso delle regole. Con lui a capo della segreteria il Panathlon aveva fatto un salto di qualità.
Amava venire a Verona, perché la città gli ricordava la sua infanzia, era infatti nato in Valpolicella, e di quella terra amava il suo buon vino rosso ed il lesso con la pearà, piatto tipico della città scaligera, che gustava tra una risata e l’altra ed una battuta in dialetto veneto.
“Salvate il 7° Cavalleria”, un giorno risposi alla sua sollecitazione d’intervenire presso un club in difficoltà, ero allora governatore dell’Area1 Triveneto, formato principalmente da ufficiali appunto di cavalleria. Alla mia battuta rise esaudendo il mio accorato appello, da persona sensibile qual era.
Caro Sergio, tante parole sono superflue, l’importante è ricordarti conservandoti nel cuore, come tutti coloro che ti hanno conosciuto ed apprezzato.
Ad Maiora Amico mio,
Massimo Rosa