Pubblicato da Studio Leonardo Ambrosi & Partners il 17 Marzo 2022
Come già evidenziato in una precedente nl, entro il 19.03.2022, le ASD/SSD che hanno in gestione impianti natatori, al fine di “coprire”, quantomeno parzialmente, le perdite causate dall’emergenza epidemiologica DA Covid-19, possono presentare richiesta di contributo a fondo perduto.
L’istanza deve essere trasmessa telematicamente al proprio organismo di affiliazione.
I beneficiari sono quei sodalizi sportivi dilettantistici che, alla data del 23.02.2020, risultavano iscritti nel Registro Nazionale delle Associazioni e Società Sportive dilettantistiche e che, alla data di pubblicazione del DPCM 28.01.2022, cioè dal 17.02.2022, sono affiliate alle FSN, alle DSA o agli EPS.
Per avere accesso al beneficio i richiedenti devono:
– avere per oggetto sociale anche la gestione di impianti sportivi e, in particolare, di impianti natatori;
– avere la gestione, in virtù di un titolo di proprietà, di un contratto di affitto, di una concessione amministrativa o di altro negozio giuridico che ne legittimi il possesso o la detenzione in via esclusiva, di un impianto sportivo dotato di piscina coperta o convertibile, cioè scopribile-copribile con modalità certificata, di lunghezza minima pari a 25 metri e di superficie non inferiore a 250 mq;
– avere, alla data del 17.02.2022, un numero di tesserati presso gli enti elencati dal DPCM pari ad almeno 50 unità.
Sono esclusi coloro che dal 26.05.2021, data di entrata in vigore del DL 73/2021, hanno cessato l’attività.
Come specificato dal Dipartimento per lo sport nell’ambito delle FAQ pubblicate sul proprio sito:
– il requisito statutario relativo alla gestione degli impianti sportivi può intendersi assolto anche se previsto in atto costitutivo;
– il requisito può essere considerato assolto anche con un aggiornamento dell’atto costitutivo, o dello statuto, effettuato successivamente alla data del 23.02.2020 ma entro il 17.02.2022, data di pubblicazione del DPCM 28 gennaio 2022;
– il requisito della gestione, poiché il DPCM non specifica alcuna data, deve intendersi al 28.01.2022, data di sottoscrizione del decreto;
– se più associazioni/società sportive costituite in ATI gestiscono più di una piscina, l’ATI potrà chiedere il contributo solamente per una di esse (l’ATI, infatti, deve essere considerato un soggetto unico);
– non possono accedere al contributo le ASD e SSD che affittano esclusivamente gli spazi acqua;
– nel calcolo del numero di tesserati, poiché il DPCM non distingue tra tipologie di tesserati, sono incluse anche le categorie diverse dagli atleti;
– il numero minimo di 50 tesserati deve essere per il medesimo ente affiliante.
L’ammontare da destinare ai singoli beneficiari sarà determinato, in proporzione alle domande pervenute, nei limiti dei fondi disponibili (30 milioni di euro).
Per i primi 26 milioni di euro il contributo sarà assegnato come segue:
– fino a euro 25.000 per piscine con superficie compresa tra 250 e 399 mq;
– fino a euro 40.000 per piscine con superficie pari o superiore a 400 mq.
La restante somma di 4 milioni di euro sarà attribuita, fino ad un massimo di 25.000 euro, a quelle ASD/SSD che hanno atleti tesserati in discipline olimpiche aventi come base lo sport del nuoto e l’utilizzo delle piscine.
Studio Leonardo Ambrosi & Partners
Si ringrazia lo Studio Leonardo Ambrosi & Partners per la concessione all’utilizzo della loro pubblicazone