Grande rimonta di Rafa sotto di due set, così fa suoi titolo e record
Il Tennis di Alberto Capilupi – REDAZIONE G. Brera Università di Verona – Area1 Veneto Trentino/AA
Rafael Nadal, che fino a poco più di un mese fa non sapeva neppure se potesse essere in grado di partecipare agli Australian Open, ha compiuto ieri tre imprese in una sola volta: ha vinto il torneo battendo il giocatore più quotato; ha ottenuto il primo posto mondiale nella somma degli slam vinti (ben 21); ed è riuscito a battere il fortissimo Medvedev dopo aver perso i primi due set.
La prima impresa non ha sorpreso gli intenditori, perché si sapeva che Rafael è sempre stato capace di battere chiunque e in qualsiasi occasione, ma il russo (n. 2 della graduatoria ATP) era in gran forma ed era considerato, con l’assenza forzata del n. 1 Djokovic, come il giocatore più forte del mondo.
Per quanto riguarda la seconda impresa, è bene ricordare che il serbo aveva già sfiorato il nuovo record ma senza riuscirci, per cui Federer, Nadal e Djokovich erano ancora bloccati tutti e tre a quota 20. Gli Australian Open sarebbero stati un’ottima occasione per quest’ultimo, che però si è fatto espellere dal Paese in quanto non vaccinato. In teoria, quindi, la ghiotta e prestigiosissima occasione è passata a Nadal, ma la sua lunga assenza dai campi di gioco non sembrava offrirgli molte garanzie di successo.
Per quanto riguarda la terza impresa, possiamo ritenere che lo spagnolo abbia utilizzato proprio il torneo per allenarsi al meglio. Questa la successione delle sue vittime: Hanfmann (con cui ha vinto in 4 set), Khachanov (eliminato in 3 set), Mannarino (sconfitto in 5 set), Berrettini (battuto in semifinale in 4 set) e infine Medvedev (superato eroicamente in finale per 2-6, 6-7, 6-4, 6-4, 7-5), cui aveva regalato banalmente il secondo parziale, quando era in vantaggio per 5-3. Da notare anche che stranamente, pur essendo generalmente i due finalisti quasi imbattibili al servizio, sono stati numerosi i break vicendevolmente concessi negli ultimi due set.
Djokovich, se vorrà tornare in corsa, dovrà vaccinarsi, oppure dovrà aspettare la fine della pandemia.
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