SINNER SI FERMA AI QUARTI DI FINALE: MA E’ GIA’ UNA BELLA IMPRESA
Il Tennis di Alberto Capilupi – REDAZIONE G. Brera Università di Verona – Area1 Veneto Trentino/AA
Si diceva che Tsitsipas non fosse al massimo della forma, almeno per quello che si era visto nella partita contro l’americano Fritz negli ottavi, vinta dal greco di misura, al limite dei cinque set.
Anche nei confronti precedenti non sembrava che il suo gioco fosse all’altezza della prestigiosissima posizione (n. 4) che sta occupando nella graduatoria ATP e come testa di serie del torneo.
Ma evidentemente proprio il penultimo incontro gli è stato utilissimo per conseguire il massimo della forma. Con Sinner, infatti, ha giocato in modo assolutamente perfetto, dominando l’avversario dall’inizio alla fine, anche se Sinner, tutto sommato, ha fatto tutto quello che ha potuto.
Il greco è entrato in campo con le idee molto chiare: cercare scambi brevi, usare prevalentemente il diritto e attaccare verso la rete appena possibile. Questa la tattica. E, purtroppo per Sinner, si deve ammettere che Tsitsipas è riuscito ad utilizzarla per tutte le (quasi) due ore di gioco.
Dal canto suo Jannik ha tentato di contrapporgli il tennis che al momento gli è più congeniale: spingere, prevalentemente in anticipo, da fondo campo e piazzare la palla verso le righe e i due angoli, portandosi a rete (zona per lui ancora un po’ misteriosa) soltanto in condizioni di sicurezza. Ma questo non è bastato, perché puntualmente l’avversario è quasi sempre riuscito a prendergli l’iniziativa.
Rispetto ad un anno fa ora Sinner è capace di tenere la palla in campo con un’alta velocità di gioco. Quindi si può dire con certezza che è maturato. Teniamo presente, soprattutto, che lui è già n.11 del mondo e che si è piazzato tra i primi 8 in uno slam: un sogno da favola per tutti i giovani dotati di talento. Ma non si può neppure ritenere che la sua evoluzione sia stata completata. Sicuramente lui e il suo validissimo staff lo sanno perfettamente, per cui avrà tutto il tempo per maturare ulteriormente, facendo quelle scelte che possano essere compatibili con le sue caratteristiche coordinative e atletiche.
Per quanto riguarda l’andamento dell’incontro con Tsitsipas, purtroppo Jannik, che ha perso con un netto ed indiscutibile 3-0, ha subìto un break all’inizio di ognuno dei tre set (al secondo game del primo e al terzo gioco sia del secondo che del terzo set), senza riuscire non solo a strappare mai il servizio all’avversario, ma neppure a procurarsi una palla break.
Tra gli italiani resta quindi in gara il solo Matteo Berrettini, che in semifinale deve affrontare Sua Maestà Nadal.
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