Matteo Berrettini è già nei primi otto dello Slam. Si spera che anche Jannik Sinner ce la faccia
Il Tennis di Alberto Capilupi – REDAZIONE G. Brera Università di Verona – Area1 Veneto Trentino/AA
Com’era prevedibile, Berrettini ha fatto meno fatica ad eliminare negli ottavi di finale Carreno Busta che a superare al terzo turno Alcaraz.
Questa volta, infatti, Matteo sapeva perfettamente di poter confidare nella speranza che l’avversario non potesse strappargli neppure un break e non fosse in grado di contrastarlo in un eventuale tie-break, grazie alla superiorità del proprio gioco basato su un servizio devastante, in coppia con colpi di diritto piazzati ed esplosivi.
Una speranza ben riposta, come viene confermato dai numeri: ben 28 sono stati gli ace, seguiti da un alto numero di palle di servizio colpite ma non rimesse in campo dallo spagnolo e da un consistente bottino di punti ottenuti con il terzo colpo (quasi esclusivamente di diritto).
Tutto ciò a condizione di rifiutare scambi lunghi, che avrebbero potuto compromettere il mantenimento della massima potenza nei primi colpi.
Carreno Busta, per la verità, non ha cercato di rifugiarsi nell’impresa quasi impossibile di rallentare il gioco, ma al contrario, pur portando a segno pochissimi ace, è riuscito a concludere vari punti (più o meno come Berrettini) entro i primi tre colpi quando era al servizio. Si deve anche ammettere che lo spagnolo è stato anche un po’ sfortunato, perché ha subìto il break decisivo nell’undicesimo gioco del primo set a causa di due nastri.
Berrettini, dopo aver vinto i primi due set, ha manifestato un inizio di calo a metà del terzo, probabilmente per stanchezza, ma è riuscito a reagire, concludendo l’incontro con un break nell’ultimo gioco.
Nei quarti di finale dovrà affrontare il talentuoso francese Monfils, dinamico e spesso imprevedibile.
La grande sorpresa del giorno è stata l’eliminazione di Zverev che, in giornata negativa, ha perso in tre set da Shapovalov.
Si resta in attesa di Sinner, che deve battere l’australiano De Minaur per arrivare alche lui nei quarti.
Il Tennis di Alberto Capilupi – REDAZIONE G. Brera Università di Verona – Area1 Veneto Trentino/AA
Com’era prevedibile, Berrettini ha fatto meno fatica ad eliminare negli ottavi di finale Carreno Busta che a superare al terzo turno Alcaraz.
Questa volta, infatti, Matteo sapeva perfettamente di poter confidare nella speranza che l’avversario non potesse strappargli neppure un break e non fosse in grado di contrastarlo in un eventuale tie-break, grazie alla superiorità del proprio gioco basato su un servizio devastante, in coppia con colpi di diritto piazzati ed esplosivi.
Una speranza ben riposta, come viene confermato dai numeri: ben 28 sono stati gli ace, seguiti da un alto numero di palle di servizio colpite ma non rimesse in campo dallo spagnolo e da un consistente bottino di punti ottenuti con il terzo colpo (quasi esclusivamente di diritto).
Tutto ciò a condizione di rifiutare scambi lunghi, che avrebbero potuto compromettere il mantenimento della massima potenza nei primi colpi.
Carreno Busta, per la verità, non ha cercato di rifugiarsi nell’impresa quasi impossibile di rallentare il gioco, ma al contrario, pur portando a segno pochissimi ace, è riuscito a concludere vari punti (più o meno come Berrettini) entro i primi tre colpi quando era al servizio. Si deve anche ammettere che lo spagnolo è stato anche un po’ sfortunato, perché ha subìto il break decisivo nell’undicesimo gioco del primo set a causa di due nastri.
Berrettini, dopo aver vinto i primi due set, ha manifestato un inizio di calo a metà del terzo, probabilmente per stanchezza, ma è riuscito a reagire, concludendo l’incontro con un break nell’ultimo gioco.
Nei quarti di finale dovrà affrontare il talentuoso francese Monfils, dinamico e spesso imprevedibile.
La grande sorpresa del giorno è stata l’eliminazione di Zverev che, in giornata negativa, ha perso in tre set da Shapovalov.
Si resta in attesa di Sinner, che deve battere l’australiano De Minaur per arrivare alche lui nei quarti.