Massimo Rosa/Direttore Panathlon Planet
In molti si chiederanno che fine ha fatto l’agente segreto (segreto per modo di dire) James Bond, uscito dalla penna dello scrittore britannico Ian Fleming, scomparso da tempo e che, proprio ora, potrebbe avere un ruolo nel salvare l’umanità dal terribile nemico comune: il Covid19.
Lui, che in una continua interminabile moltitudine di splendide donne demoni tentatrici, nel tempo che gli restava, salvava un giorno sì e l’altro pure l’umanità dai malvagi seguaci del primo dottor NO. E lo faceva con una tale leggiadria, che l’impossibile diveniva il possibile. Non v’era, infatti, nemico che non sia stato alla sua portata, come non v’era donna in grado di resistergli, anche se spesso gli tendevano trabocchetti durante l’amplesso. Ma lui se, da un lato si lasciava trasportare dalla sensualità della splendida partner dell’occasione dall’altro, la sua “Ars amandi”, manteneva quel self-control tipicamente British, ergo piacere e dovere allo stesso tempo, sotto il motto “God save the Queen”.
Ma oggi che il momento è grave c’interroghiamo su “che ne sarà di quell’affascinante James Bond interpretato da tante star di prima grandezza, che mai hanno eguagliato Sean Connery o Roger Moore, trasudanti sexappeal da tutti i pori della pelle?”. Non si sa, ma lo vorremmo sapere.
Il nostro James potrebbe essere in Mongolia come sulla microscopica isola di ‘Atiu, sperduta nell’Oceano Pacifico, a combattere contro la solita Spectra, nemica di sempre, che mette in pericolo la salvaguardia dell’enorme barriera corallina per scopi non proprio naturalistici, pronta a “strucar el boton” (a schiacciare il tasto) per fare saltare il mondo in aria. Chi lo sa. Di sicuro non sarà solo, come sempre gli accade, ma in compagnia di una splendida creatura che non gli fa sentire il cicalino di richiamo, proveniente dalla Swinging London, preannunciante una situazione di pericolo in qualche altra parte del mondo: questa volta potrebbe essere il turno della Cina, appestatrice mondiale del virus più terrificante della storia, secondo i blablabla della gente comune.
Ma lui, James, grazie al self-control, tipicamente British, recupererà, una volta soddisfatta la partner, il tempo perduto, giungendo nel Paese della Grande Muraglia in un nanosecondo.
Non prima, però, di incappare nella solita bellezza dagli occhi a mandorla. Poi, pur nella solita impari lotta, James Bond avrà la meglio distruggendo il laboratorio di Whuan, da dove è partito Covid 19.
Facendo finalmente scorrere, nei titoli di coda, quel tanto agognato “THE END”, per la altrettanto desiderata serenità del mondo intero.
Grazie, ancora una volta, James. Il tuo successo è il nostro sogno. God save the Queen…e Buon 2022 a tutti.