RUOTE D’ORO – Gold Wheels – Capitolo n. 35
di Roberto Gerosa – Verona Area1 Veneto Trentino Alto Adige
Guidare una Rolls non è cosa da tutti i giorni e, chi può farlo, è sicuramente un priviIegiato. Il modello Silver Shadow di cui parleremo oggi, prodotto dal 1965 al 1981, con una lunghezza di 5,17 metri, una cilindrata di 6.223 cc e una massa di 2061 kg, era quello della prima Rolls con telaio monoscocca. Se, per altri Marchi automobilistici sono stati alcuni modelli a entrare nella storia, per la Rolls Royce è la stessa Casa a far parte della leggenda; possedere una Rolls è qualcosa di magico e pertanto il paragone con altri Marchi è improponibile. Parliamo di una sorta di “divinità”, ben evidenziata dall’emblema che la rappresenta: la statuetta di donna fasciata da un velo fissata sul radiatore, simbolo di bellezza e potenza. Silenziosa e impeccabile, si sposta senza una particolare “grinta” ma austera ed elegante; in una sola parola “unica”.
Henry Royce (1863/1933), il più giovane di cinque fratelli, costituì con un amico nel 1884 un’attività per la costruzione di apparecchi elettrici e, nel 1894, quella per la costruzione di dinamo. Apro una parentesi per ricordare che la prima dinamo venne costruita in Italia nel 1860 da Antonio Pacinotti (1841/1912) ed era costituita da un anello in ferro dolce avvolto da bobine di filo elettrico collegate in serie tra di loro trasformando, come sappiamo, l’energia meccanica in energia elettrica. Royce, da sempre appassionato di motori, acquistò nel 1891 un’auto De Dion ma, non soddisfatto del propulsore della vettura, decise di iniziarne la costruzione e, nel 1904, la sua prima vettura completa, che chiamò Royces, divenne realtà. Nello stesso anno conobbe Charles Rolls (1877/1910), il primo aviatore a completare un doppio attraversamento della Manica, concludendo con lui un accordo per la costruzione e la commercializzazione di auto con il marchio Rolls-Royce.
Nei primi anni ’70 mi recai a Londra per imparare alcune tecniche finanziarie di quella che sarebbe poi diventata la mia professione e, per unire l’utile al dilettevole, ebbi il privilegio di recarmi presso l’ufficio della Rolls-Royce (…senza green pass) accompagnato da un giornalista inglese ben introdotto nell’ambiente, conosciuto durante il corso di formazione.
L’ufficio, collocato in Conduit Street, una traversa di Bond Street, era austero ed elegante come poteva essere una vettura Rolls; per terra moquette e nell’aria il profumo di un buon tabacco. Ci accolse un distinto signore, seduto a una scrivania dal piano rigorosamente in pelle con appoggiata sopra la classica statuetta che sembrava guardarci con aria snob. Quando arrivò il responsabile, “sfacciatamente” elegante con giacca doppio petto e bottoni dorati, il mio “collega” con uno spedito inglese, non facile da seguire, gli pose tre domande: 1) Se era vero che la Rolls-Royce aveva istituito un’apposita scuola per guidare tale vettura. 2) Il motivo per cui, anche la più economica di queste auto costasse oltre 16 milioni di lire. 3) Dove venissero provate le auto prima della loro commercializzazione. Non serviva comprendere bene la lingua perché il responsabile, con un “particolare” sguardo, sottolineò che la scuola viene descritta sul libretto d’uso e manutenzione del mezzo. Alla seconda domanda, con ulteriore aria di sufficienza, rispose che i costi fossero giustificati dalla particolare cura elencandoci, una ad una, le varie motivazioni. Alla terza domanda, ci disse che una Rolls prima della commercializzazione subisce prove su strade inglesi, europee e del Texas, percorrendo circa 100.000 miglia (circa km 160.934).
Ringraziammo per l’esclusiva disponibilità e salutammo con il classico “good bye”. Dopo una buona birra consumata in un pub vicino, ci recammo a visitare il “Natural History” ora Natural History Museum, situato a Kensington nella Cromwell Road dove, tra milioni di reperti di botanica, mineralogia, zoologia e paleontologia vi era un fossile di felce di 330 milioni di anni e uno scheletro di diplodopus, un “tranquillo” diplodoco erbivoro vissuto circa 150 milioni di anni fa in quello che oggi è il Nord America e che poteva raggiungere, dalla testa alla coda, anche 55 metri. La paleontologia è una passione che spesso condivido, nonostante la sua giovane età, con il preparatissimo collezionista nonché nipote Pietro Maria di quasi 7 anni.
Museo Nicolis Motore Pia
Tornando alla Rolls, una vettura fedele agli splendori della “belle époque”, spesso associata a re, principi, e… baronetti come i Beatles, il modello Silver Shadow con la forma del radiatore tipo tempio Greco e la celebre statuetta (Spirit of Ecstasy), ha un andamento tondeggiante della carrozzeria verso la coda e un interno di raffinatezza, comodità e lusso, come i sedili e i pannelli delle portiere rivestiti in pelle pregiata. Una rara Rolls-Royce (20Hp del 1927) si può trovare presso il Museo Nicolis dell’Auto della Tecnica della Meccanica a Villafranca di Verona, fondato dall’imprenditore veronese Luciano Nicolis (1933/2012) e inaugurato nell’anno 2000. Tra gli innumerevoli mezzi esposti, possiamo ammirare la “Motrice Pia” (1882), il primo motore a scoppio funzionante a benzina ideato dal veronese Enrico Zeno Bernardi (1841/1919) mentre al secondo piano, si trova anche la Sede del “V.C.C. -E. Bernardi-VR”, il club federato A.S.I. (Automotoclub Storico Italiano), che annovera oltre 600 Soci e che recentemente ha rinnovato tutto il proprio Direttivo.
“Dicono che il denaro non faccia la felicità, ma se devo piangere preferisco farlo sul sedile posteriore di una Rolls-Royce piuttosto che su quello di una carrozza del metro’“ –Marilyn Monroe-
-Per annunci di gare/eventi, il numero gratuito è 3755459855tramite WhatsApp.
-Ringrazio come sempre tutti i lettori/lettrici e Gianni, Giacomo, Lucio, Silvano, Salvatore, Giorgio, Cecilia, Nicola e Luca, per i loro sempre apprezzati commenti.
-A tutti, i migliori auguri di Buon Natale
3 Comments
Gianni
Ringrazio del sempre interessante articolo e approfitto per ricambiare gli auguri di buon Natale.
Gianni
Nicola Leoni
Che dire Roberto. Sempre un piacere leggere e venire a conoscenza di notizie e aneddoti che arrichiscono la nostra conoscenza. Sopratutto attraverso Persone che conoscono approfonditamente la Storia dell’Automobile come Te. Tantissimi Auguri di Buone Feste a Te e Famiglia.
Oliver
Bello articolo nostre auto Rolls
Ciao Italia
Oliver