CALCIO GAELICO, PIEDI, MANI E PALLA ROTONDA
di Ludovico Malorgio – Lecce Area 8 Puglia Calabria Basilicata
Sono più di trenta gli sport individuali e di squadra che si giocano con la palla in tutto il mondo. Si conoscono bene il calcio, la pallacanestro, la pallavolo, il rugby, il cricket, il base ball, il tennis. Si sa, invece, molto poco, per fare un esempio, di bandy, pallamaglio, fist ball, net ball, croquet, che sono varianti rispettivamente dell’ hokey su ghiaccio, il golf, la pallavolo, la pallacanestro, il base ball. Insomma la palla é l’attrezzo sportivo più antico e diffuso nel mondo. Ne parla addirittura Dante Alighieri nella Divina Commedia ed é presente ovunque, su campi di ogni tipo, grandi e piccoli, in palestre e piscine. Può essere di gomma, cuoio, legno ed altro materiale, con camera d’aria o piena, può variare per il peso o la forma. Da secoli diverte, appassiona, esalta e deprime milioni di persone che, pur amandola, per gioco la maltrattano, la prendono a calci, a pugni, la colpiscono con mazze e racchette, in acqua, nel fango e nel ghiaccio. Ed ha un potere magico, ha fatto e continua a fare la fortuna dei giocatori che la usano. Il calcio é lo sport che l’ha resa celebre ad ogni latitudine e ne ha fatto un simbolo sportivo per eccellenza. Si stima che oltre la metà della popolazione mondiale sia appassionata di questo sport e che almeno 4 miliardi di persone lo seguano con interesse.
IL CALCIO GAELICO – Come per altre discipline sportive, anche il calcio ha delle varianti. Tra le più moderne il calcio a 5, tra quelle più antiche il calcio gaelico, che é praticato quasi esclusivamente in Irlanda. Come il rules ( il foot ball australiano) di cui abbiamo scritto sul nostro giornale, il calcio gaelico ha una forte connotazione nazionalistica. I due sport hanno in comune l’origine anglosassone e alcune regole di stampo rugbystico. Si giocano, infatti, entrambi con 15 elementi e consentono l’uso di mani e piedi. Si differenziano, invece, per la forma del pallone utilizzato, ovale nel rules, rotondo nel calcio gaelico. Questo sport é stato regolamentato per la prima volta nel 1887, ma ha chiari ed evidenti collegamenti con il ‘caid’ risalente al XIV secolo, definito sport “ruvido e di contrasti”. Il nome deriva da un’antica lingua irlandese di origine celtica, chiamata, appunto, ‘gaelica’.
IL GIOCO – Lo scopo del gioco è far passare il pallone attraverso una porta che ricorda quella del rugby, con due pali paralleli posti sul lato corto del rettangolo di gioco, alti 7 metri e una traversa a 2,5 metri. Sono possibili due tipi di punteggio. Viene assegnato un punto quando il pallone,calciato o lanciato con la mano, passa tra i pali sopra la traversa. Vengono assegnati tre punti quando il pallone calciato passa sotto la traversa e finisce in rete. E’ questo il classico goal, che viene segnalato dall’arbitro con una bandiera verde. La formazione é composta da un portiere, che nell’area di porta può gestire la palla con le mani come nel calcio, sei difensori, due centrocampisti e sei attaccanti. Un campo da calcio gaelico é lungo 130-145 metri e largo 80-90. Le partite durano 60′ minuti, divise in due tempi da 30.
LE REGOLE – La gestione del pallone ha regole precise. I giocatori fanno avanzare il pallone simile a quello della pallavolo con una combinazione di trasporto, rimbalzo, calcio, passaggio di mano e assolo. Un giocatore da fermo non può tenerlo in mano per più di 4 secondi, se si sposta non può trattenerlo per più di quattro passi, dopo i quali dovrà palleggiarlo facendolo rimbalzare a terra o sul piede.Il palleggio col piede viene chiamato solo ed è uno dei gesti più tecnici dello sport, assimilabile al dribbling nel calcio. Sono permessi il contrasto spalla a spalla, disturbare l’avversario colpendo il pallone in suo possesso col pugno di una sola mano, il contenimento senza placcare. Le infrazioni del regolamento sono sanzionate con i cartellini giallo, nero o rosso, che come nel calcio tradizionale comportano l’ammonizione o l’espulsione. Non esiste la possibilità di pareggio, se accade si disputano i supplementari. La direzione di gara é affidata a otto persone: l’arbitro, 2 guardalinee, il quarto uomo,4 umpire (giudici di linea 2 ad ogni fondocampo).
LA DIFFUSIONE – Come altri sport gaelici, il calcio è uno sport fortemente legato alle tradizioni e alla cultura irlandese. Al di fuori dell’Irlanda è rimasto confinato tra le popolazioni di emigranti irlandesi in America e nel Regno Unito. Nell’ultimo un ventennio si sono formate le prime squadre in Europa, in particolare in Francia, Spagna, Galizia e Bretagna. Anche in Italia il calcio gaelico è una disciplina recente. Nel 2012 si sono formate le prime squadre a Rovigo e Padova, che si sfidano due volte l’anno in un evento ribattezzato “Adige Cup”. Successivamente si è aggiunta Roma, divenuta poi S.S. Lazio. Attualmente si sfidano nel torneo South East Europe sotto l’egida della Gaelic Athletic Association , organismo che promuove lo sport irlandese a livello internazionale.
NO PROFESSIONISMO – Il calcio gaelico rimane uno dei pochi sport agonistici amatoriali, essendo vietati dall’organizzazione il professionismo e altre forme di compenso per le attività sportive svolte da giocatori e tecnici. Per questo motivo molti bravi giocatori irlandesi di calcio gaelico emigrano in Australia in cerca di ingaggi nelle società di rules che assicurano importanti guadagni.
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