Un sontuoso Verona dà lezione di calcio agli evanescenti bianconeri
di Massimo Rosa
Verona 29.10.22021 – Un incredibile Verona, poi mica tanto viste le continue belle prestazioni, mette sotto la Juventus, senza se e senza ma. Gialloblù in piena forma e bianconeri sbiaditi, come i chiaroscuri di una giornata di nebbia in Valpadana.
Il tutto esaurito, 22.314 spettatori, ha fatto del catino del Marc’Antonio Bentegodi un inferno dantesco durante gli interi novanta minuti della partita. Dunque decibel all’ennesima potenza grazie alle giocate dei beniamini veronesi. Sono bastati soli dieci minuti a modificare il risultato, ed altri tre per stendere la Juventus con le due reti di Chorito Simeone, volato ad otto reti in questo inizio campionato.
Ad un Verona pimpante con schemi di gioco da griffe prestigiosa, si contrapponeva una Juventus spenta e senza idee, infatti quale gioco stesse praticando non lo si capiva, anzi quale gioco non stesse praticando. La Juve appariva come un pugile suonato dopo un terribile ko. Impressionante vedere i bianconeri in questa situazione inusuale.
Nel deserto juventino il solo Pablo Dybala si distingueva dando spettacolo con le sue giocate di alto livello, correndo a tutto campo dribblando avversari qua e là, e tentando più volte di perforare la rete dell’Hellas. Ma una traversa gli diceva no per l’ennesima volta in due partite. Pablo ha rappresentato l’Amarcord di ciò ch’era la Juventus dei nove scudetti consecutivi. Com’è possibile una tale prestazione?
Comunque non è per la cattiva serata bianconera che l’Hellas ha vinto, l’Hellas ha vinto, perché non dimentichiamo che ha mostrato le sue capacità un po’ ovunque mettendo in difficoltà già Inter e Milan (vincitrici anche per due autoreti), e solo i secondi tempi hanno regalato il successo alle due milanesi per un Verona con poca tenuta alla lunga distanza. Ora questo gap sembra superato, e le difficoltà per gli avversari aumentano. Velocità, pressing, anticipi, strette triangolazioni, verticalizzazioni, cioè il grande e continuo movimento, tipo il pendolo di Foucault, sono gli ingredienti di questo Verona Champagne, momentaneamente senza limiti. I suoi protagonisti? Tutti senza fare distinzioni.
Next stop? Napoli.
Si ringrazia l’Hellas Verona per la concessione alla pubblicazione della foto