L’EDITORIALE di Massimo Rosa
Your Majesty,
ieri sera a Wembley i Vostri sudditi Vi sono mancati di rispetto in tre diversi momenti della finale: fischiando il nostro Inno, abbandonando lo stadio subito dopo la sconfitta senza attendere le premiazioni, e last but least, usando una vostra espressione, quando i Leoni d’Inghilterra si sono immediatamente tolti la medaglia dal collo (quasi tutti) dopo averla ricevuta. Aggiungerei perché vergognosi di avere perso non soltanto la finale contro l’Italia ma anche la criniera.
Your Majesty, dopo avere esportato in tutto il mondo, non solo in quello del vostro ex impero, quelle due paroline Fair Play, da ieri sera avete perso anche quel fascino della vecchia Inghilterra, ricca di quell’aplomb tanto ammirato ed a cui molti si sono ispirati.
Your Majesty, forse i Vostri sudditi presenti allo stadio di Wembley non erano a conoscenza che la squadra che avevano di fronte era l’Italia, Paese che ha fatto la storia non solo del Vecchio Continente, ma anche la vostra. Civiltà e Diritto partono proprio da Roma, pilastri su cui poggia l’attuale Unione Europea. Ah, dimenticavo che il popolo inglese ha preferito la Brexit, pietendo che la frontiera con l’Eire, aderente all’UE, restasse aperta per non avere dogane con la confinante North Ireland, quella antipapalina.
Your Majesty, ricordo sempre ai Vostri sudditi che l’Italia è la culla del Rinascimento, dove arte, cultura e scienza hanno abbeverato il mondo. Non a caso il Giotto, il Buonarroti, il Raffaello, il Botticelli, il Donatello, il Tiziano, il Mantegna, il Leonardo Da Vinci, il Torquato Tasso, l’Ariosto, il Galileo Galilei sono figli di quella stessa Italia divenuta Campione d’Europa espugnando Wembley e battendo i Leoni d’Inghilterra.
Your Majesty, per fortuna Vostra i “Villani” di Wembley non fanno il pari con gli spettatori di Wimbledon, signorili e sportivi com’è sempre accaduto, pronti a sostenere in ugual misura chi perde e chi vince nel segno di quel Fair Play, che resta il caposaldo dello sport, messo in discussione dagli esagitati di Wembley.
God Save The Queen.