Il Tennis di Alberto Capilupi – REDAZIONE G. Brera Università di Verona – Area1 Veneto Trentino/AA
Rimane solo Djokovich, tra uomini e donne, a difendere in queste olimpiadi gli onori dei singolaristi più quotati del mondo.
Dopo l’uscita dell’australiana Barty e della giapponese Osaka dal torneo, ieri è partito da Tokyo anche il russo Danil Medvedev, testa di serie n. 2 e n. 2 del mondo, eliminato dallo spagnolo Pablo Carreno Busta, che nelle semifinali dovrà affrontare il russo Kachanov (l’unico rimasto a rappresentare il Paese degli zar in singolare), che ha fermato la corsa al francese Humbert.
E’ rimasto a piedi anche un altro francese: Jeremy Chardy, che si è arreso senza troppo pretese di fronte ad Alexander Zverev. Il tedesco dovrà ora misurarsi in semifinale con Sua Maestà Djokovich, che è così sicuro di se stesso da permettersi di non seguire le prestazioni dei suoi prossimi avversari: sia perché li conosce perfettamente, sia perché è abituato ad aggiornare continuamente la sua tattica di gioco in base a quello che si verifica in campo. Ieri il serbo, che sente già il profumo dell’alloro olimpico, ha avuto pochi problemi per imporsi sul giapponese Nishikori, già ampiamente soddisfatto di essersi inserito ancora una volta tra i primi del mondo.
Nel singolare femminile, come avevamo pronosticato, la ceca Vondrousova, unica semifinalista a non essere testa di serie, ha confermato di essere molto forte, perché si è sbarazzata con grande autorità dell’l’ucraina Svitolina, cioè della testa di serie più accredita tra quelle rimaste in gara. Con numerosissime smorzate la prima ha chiamato a rete continuamente l’avversaria, che poi ha quasi sempre superato con passanti, pallonetti o contro-palle corte, qualificandosi quindi per la finale, in cui dovrà affrontare la grintosa svizzera Bencic, che a sua volta ha eliminato la kazaka Rybakina.