WIMBLEDON 12
Domenica giocherà per il primo posto contro Djokovich.
Il sogno del romano, che è anche il sogno di tutti gli italiani, si è quindi avverato. E’ la prima volta che succede nel tempio del tennis.
Il Tennis di Alberto Capilupi – REDAZIONE G. Brera Università di Verona – Area1 Veneto Trentino/AA
La semifinale con Hurkacz ha avuto un andamento piuttosto strano. Nel primo set l’ungherese ha commesso un grave errore tattico, perché si è limitato a giocare come aveva fatto con Federer, ma senza tener conto di trovarsi di fronte ad un avversario molto diverso: Hurkacz, infatti, si è limitato a far giocare Berrettini, invece che attaccarlo verso la rete. Già nel terzo game ha rischiato pertanto, sullo 0-40, di subire un break, che però è riuscito a neutralizzare.
A sua vola Berrettini ha corso lo stesso rischio sul 30-40 del 3-2 a suo favore, ma anche in questo caso ognuno dei due giocatori ha mantenuto la propria battuta fino al 3-3.
Dopo di che è iniziato il crollo di Hurkacz, che sembrava non essere capace di contrastare la potenza del sevizio e del diritto dell’avversario, perdendo addirittura ben 11 game consecutivi e subendo uno dopo l’altro 5 break: un autentico disastro, che ha comportato la sua sconfitta nei primi due set, rispettivamente per 6-3 e addirittura 6-0.
Ma le cose sono cambiate radicalmente nel terzo set, quando l’ungherese ha deciso finalmente di portarsi avanti, confidando nelle proprie migliori capacità di concludere il punto con palle corte eseguite di rimbalzo o al volo. Con questa tattica è riuscito ad arrivare al tie-break, che poi ha vinto nettamente per 7-4.
Nel quarto set Berrettini è partito benissimo, approfittando del calo di tensione di Hurkacz, che gli ha concesso il break nel primo game: break che poi è risultato decisivo.
Successivamente, sul punteggio di 4-3, Berrettini ha marcato la propria solidità, mettendo a segno 4 ace consecutivi, che probabilmente hanno fatto cadere le residue speranze di Hurkacz di poter rimontare.
Dopo aver neutralizzato nel game successivo un match point, l’ungherese ha infine ceduto sul primo di altri due match point sul punteggio di 5-4.
Nell’altra semifinale Djokovich ha dominato in tre set Shapolapov, dimostrando ancora una volta di saper controllare perfettamente gli incontri nei momenti cruciali, grazie a straordinarie doti difensive coniugate con la capacità si spostare continuamente gli avversari, ma con la volontà di tenere il più possibile la palla in campo. E senza spendere inutili energie nelle esecuzioni dei colpi.
Il suo giovane avversario (nato in Israele da genitori russi, che poi si sono trasferiti a Toronto risiede ora alla Bahamas, per cui non si sa fino a che punto sia corretto considerarlo canadese) esprime un tennis totalmente diverso e molto divertente, perché tende sempre a conquistare il punto con il massimo dinamismo possibile sia nell’espressione dei colpi sia nella proiezione del corpo alla ricerca della rete.
Il serbo, che in base al punteggio si è imposto di misura, in realtà ha preso in mano le redini dell’incontro quando ha voluto. Nel primo set, dopo aver subìto un break al terzo game, ha raggiunto l’avversario al decimo per poi superarlo al tie break nettamente (per 7-3).
Nel secondo set ha evitato il sorpasso al sesto game, strappandogli poi la battuta all’undicesimo, fino a concludere per 7-5, esattamente come nel terzo set.
Shapolapov ha comunque mostrato una qualità di colpi d’alto livello, che tuttavia deve imparare ad utilizzare più razionalmente, soprattutto nella gestione delle proprie energie fisiche e psichiche, perché nel tennis, se i livelli agonistici si avvicinano tra di loro, vince quasi sempre chi è mentalmente più forte.
Oggi è in programma la finale del singolare femminile, in cui l’australiana Barty sfiderà la ceca Pliskova.
Mentre domenica il nostro Berrettini proverà a superare il mostro Djokovich, sbarrandogli la strada sia nella conquista del primo posto nel torneo sia nella possibilità che il serbo raggiunga Nadal e Federer come numero di vittorie conseguite negli slam (attualmente 20).
Per lo sport italiano, impegnato sia nel tennis che nel calcio a poca distanza, sarà in ogni caso una domenica storica indimenticabile.
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