Il Tennis di Alberto Capilupi – Redazione Panathlon G. Brera Università di Verona
Cecchinato (n. 83 della graduatoria ATP) ha eliminato sorprendentemente l’australiano De Minaur (n. 22) e ora dovrà vedersela con Musetti, che si è imposto sul giapponese Nishioka.
Avanzano anche Berrettini, che ha battuto senza problemi l’argentino CorIa, e Sinner, vincitore sul connazionale Mager, potente ma discontinuo.
Esce invece dal torneo Andreas Seppi, sconfitto dal coreano Kwon.
Musetti ha cominciato bene, poi si è fatto rimontare e superare da Nishioka, che sembrava essere entrato in uno stato di grazia. Ma è bastato, da parte di Lorenzo, recuperare una maggiore aggressività per provocare nel rivale una crisi irreversibile sul piano della concentrazione.
Berrettini ha dominato Coria, grazie ad una prima di servizio devastante e a colpi da fondo campo molto profondi, alternati a palle smorzate giocate con perfetta scelta di tempo. Ma ha anche commesso molti errori che, pur non influendo minimamente sull’andamento dell’incontro, pongono ora qualche dubbio in relazione alle prossime sfide.
Ieri sono scesi in campo, nel secondo turno del singolare maschile, solo i tennisti della parte alta del tabellone per allinearsi al livello di quelli dalla parte bassa, che avevano già giocato.
Tra questi, il trio delle meraviglie: Djokovich (ancora n. 1 al mondo), Nadal (n. 3, ma probabilmente il vero n. 1 in questo torneo) e il mitico Federer (ora n. 8, ma considerato da molti intenditori appassionati di confronti il più forte di tutti i tempi nella sua carriera), che hanno superato il turno con disinvoltura.
L’altra notte si è visto Medvedev (n. 2), che dopo aver perso il primo set con Paul, è riuscito a produrre maggiori accelerazioni all’interno di geometrie angolate e precise. Il russo dovrà dimostrare di valere il credito che gli viene attribuito.