Il Tennis di Alberto Capilupi – Redazione Panathlon G.Brera Università di Verona-A1 Veneto Trentino A/A
Musetti e Sinner cercheranno oggi di rendere la vita difficile ai mostri sacri Nadal e Djokovich nel tentativo di conquistare un posto per i quarti di finale. Senza sforzo c’è invece già arrivato Berrettini, che avrebbe dovuto misurarsi con Federer. Ma il grande campione svizzero, più interessato a trovarsi pronto per Wimbledon, i cui fondi in erba gli consentono un gioco più adatto alle sue caratteristiche, ha deciso di ritirarsi dal Roland Garros, anche perché non si sentiva di affrontare, con Berrettini, un altro sforzo probabilmente simile a quello sostenuto l’altra sera contro il tedesco Koedfer.
Questi tipi di ritiri piacciono poco, anzi molto poco, specialmente ai francesi, perché danno l’impressione che si voglia considerare il torneo inglese più importante di quello parigino, anche se il confronto viene fatto tra due “Slam”. Ma da un lato si deve ammettere che Wimbledon è universalmente considerato il torneo più importante del mondo, così come si deve riconoscere che, l’altra sera a Parigi, nell’ultimo set si è visto il trentanovenne Federer giocare ancora ad altissimo livello.
Lo stesso non si può dire di Serena Williams, sconfitta in campo dalla ventiduenne Rybakina, una giocatrice che sa velocizzare e piazzare la palla dando l’impressione di spendere pochissime energie, grazie a un tempismo perfetto e a raggi di rotazione molto ridotti.
Sia la Willliams che Federer potrebbero però prendere seriamente in considerazione il suggerimento di chiudere in bellezza fra non molto.
Nella parte bassa del tabellone di singolare maschile, in anticipo negli ottavi di finale rispetto a quella alta, nessun problema per Medvedev e Tsitipas, che nei prossimi giorni dovranno sfidarsi nei quarti per un posto in semifinale.
Sempre nella parte bassa, a sorpresa è arrivato nei quarti anche Davidochic Fokina che, riuscendo (sia pure a fatica) ad evitare la rimonta, per la verità tardiva, di Delbonis, dovrà prossimamente affrontare nei quarti Zverev, che si è liberato facilmente di un Nishikori fallosissimo.