Automobilismo
Qui Lecce – Ludovico Malorgio – Area8
E’ uno dei nostri, Angelo Sticchi Damiani, il vice presidente della Federazione Internazionale Automoblistica (F.I.A.), l’ente che disciplina e gestisce la ‘formula uno’. Panathleta dai primi anni ’80, ha fatto il suo ingresso nel Club di Lecce per l’automobilismo, su invito del mitico ingegnere Mario Stasi, che lo aveva fondato nel 1956. Ingegnere, leccese di 75 anni, Sticchi Damiani ha affrontato con successo le tappe che lo hanno portato ai vertici della Fia, partendo dalla presidenza nazionale dell’Automobile Club Italia. Apprezzato pilota di rally in gioventù, é stato anche direttore sportivo, commissario di gara e presidente della Scuderia Piloti Salentini di Lecce, con cui ha organizzato più di quaranta edizioni del ‘Rally del Salento’. Ha presieduto la CSAI (Commissione Sportiva Automobilistica Sportiva) dell’ACI, che gli stesso da presidente ha assorbito. In FIA é arrivato nel 2013 e per due anni ha ricoperto la carica di vice presidente; é stato rieletto alla medesima carica l’8 dicembre 2017. Nei cinque anni di intervallo ha fatto parte del senato della Federazione, un organismo collegiale, che raggruppa gli Automobile Club e i Touring Club di tutto il mondo, con funzioni di proposta e consiglio in tutti campi di attività della FIA. Nel 2013 é entrato anche nel Consiglio Mondiale dello Sport, organismo internazionale, composto da 27 membri (fondatori della Fia), che stabilisce, tra l’altro, i regolamenti dei campionati delle serie automobilistiche, della formula uno e del karting. La duplice investitura di Sticchi Damiani ha rappresentato un importante riconoscimento internazionale del ruolo dell’Automobile Club d’Italia, che egli presiede dal 2012. Di recente é stato confermato a questa carica fino al 2024 con il 94% dei voti. Apprezzato progettista di infrastrutture stradali, l’ingegnere -panathleta leccese ha lasciato una chiara impronta anche nel settore delle strutture automobilistiche. Ha progettato l’Autodromo del Levante di Binetto (a 20 km da Bari ndr), inaugurato nel lontano 1989 e successivamente acquistato dall’ACI, che ha raddoppiato la lunghezza della pista (3 km). E’ anche l’autore del progetto della pista di Nardò, un circuito di 6,2 km realizzato nel 2008, ispirato al circuito del Nurburgring, oggi di proprietà della Porsche. Nella Fia é considerato il braccio destro di Jean Tod, con cui ha stabilito un invidiabile e costruttivo sodalizio umano e professionale. In cerimonie ufficiali, come nel privato, Angelo si é sempre distinto per l’innata eleganza e un comportamento signorile e rispettoso del prossimo, assimilabili allo spirito panathletico di cui si dimostra ammirevole depositario. Ha vissuto da testimone oculare un periodo d’oro dell’automobilismo mondiale, con le grandi imprese di Lewis Hamilton, le deludenti stagioni di Vettel, l’esordio di Charles Leclerc e il ritorno di un pilota italiano in formula uno, dopo un blackout di sei anni, il 23enne Antonio Giovinazzi di Martina Franca, terzo pilota del Cavallino, che corre per Alfa Romeo. Padre e marito esemplare, Angelo é coniugato con Rossella, ha due figli, Marco e Alessia, apprezzati professionisti e bravi piloti, presenti, spesso con il padre, nei rally e nei raduni di auto storiche, che figurano in buon numero nel garage di famiglia.
L’INTERVISTA
Caro Angelo, il mandato di vice presidente Fia si concluderà tra un anno, non potrai ricandidarti per ragioni anagrafiche, con che stato d’animo lascerai questo prestigioso incarico?
– Con serenità, per me si chiuderà un bellissimo periodo della mia vita che ho condiviso con grandi personaggi dello sport automobilistico mondiale, vivendo spesso a diretto contatto con alcuni ‘grandi’ della terra. Non ho rimpianti di alcun genere, ma tanti ricordi incancellabili.
Momenti
Angelo Sticchi Damiani con Jean Todt ed il Santo Padre Papa Francesco.
Cosa ti resterà di questa tua lunga esperienza ai vertici della Federazione Internazionale?
– In assoluto la soddisfazione di aver salvato il Gran Premio d’Italia a Monza nel 2016, attraverso la SIAS (Società di Incremento Automobilistico e Sport) di cui l’Aci detiene il 90% delle azioni. Nel 2019 con grande sacrificio abbiamo rinnovato l’impegno fino al 2025. Questo evento costa 20 milioni di euro l’anno e se ne recuperano non più di 9 attraverso i biglietti. La pista di 5,4 km, peraltro é vecchia, costruita nel 1922 ed ha bisogno di un ammodernamento.
La recente conferma alla presidenza dell’Aci, ti permetterà di lavorare su questo progetto!
– Me lo auguro, l’Aci é già proprietaria della pista romana di Vallelunga, considerata il tempio della velocità, ma sarà sempre vivo il nostro l’impegno, per rendere più sicuri e competitivi altri impianti.
Quali sono le difficoltà maggiori che hai incontrato in FIA?
– Tante, in gran parte riguardanti l’applicazione dei regolamenti tecnici. E’ un compito quanto mai difficile riuscire a mantenere un certo equilibrio senza favorire alcuno, impedendo una interpretazione delle normative, che a volte superano i limiti della regolarità. In formula uno questo é un grosso problema. A volte si é reso necessario secretare gli atti di episodi in cui é stato favorito qualcuno senza alcuna volontà di farlo.
I personaggi più importanti che hai conosciuto?
– Certamente Jean Todt, un uomo di eccezionali capacità, di grande carisma, instancabile lavoratore per 15 ore al giorno. Non potrà più ricandidarsi per motivi anagrafici e di regolamento, lascerà un’impronta indelebile nella formula uno e nell’automobilismo mondiale.
Chi sarà il successore di Jean Todt?
– Sono due i nomi maggiormente accreditati: l’arabo Mohammed Bin Sulayem e l’inglese Graham Stoker, ma si tratta solo di previsioni.
Parliamo di piloti. I più bravi?
– Hamilton attualmente é il migliore in assoluto, ma mi piacerebbe vedere Leclerc con la stessa macchina. Poi Verstappen, Vettel. Anche il ‘nostro’ Antonio Giovinazzi é molto bravo. E’ un serio professionista, mi ha fatto molto piacere che sia arrivato in formula uno. Me lo aspettavo, lo meritava.
I più simpatici?
– Hamilton se la tira un pò, Ricciardo è il più simpatico di tutti, é sempre scherzoso e sorridente. Anche Alonso é un ragazzo estroverso, Felipe Massa, Vettel sono gradevoli. Ferstappen é un poco chiuso, ma ultimamente si sta aprendo’
Non possiamo non parlare della Ferrari e dei suoi tempi duri!
– L’attuale macchinaé in difficoltà. Nata sulla base dei regolamenti 2019 in termini di motore, é stata molto condizionata dal regolamento 2020. La Federazione, in seguito ai ricorsi di Mercedes e Red Bull, é stata costretta a modificare il regolamento tecnico del 2019 ed a stabilire norme più severe, che hanno posto un limite al sistema di propulsione della Ferrari. Questo potrebbe essere il motivo della sua limitata competitività. E purtroppo prima del 2022 le cose non cambieranno.
In conclusione, qualche parola sul Fair Play in formula uno! Da panathleta avrai prestato attenzione a questo aspetto!
– Certo, devo dire in proposito che l’episodio di cui nel 1976 si rese protagonista Arturo Merzario al Nurbrungring é diventato un ‘cult’ del fair play in formula uno. Merzario abbandonò la gara e si lanciò tra le lamiere in fiamme della Ferrari di Lauda per estrarlo dall’abitacolo. Poi gli salvò la vita col massaggio cardiaco e la respirazione artificiale. Vi assicuro che nonostante gli ingenti interessi economici della formula uno, non sono rari i gesti di lealtà e solidarietà, che spesso maturano in situazioni al limite del possibile. E’ un mondo di temerari, ma anche di uomini ricchi di sentimenti.
Grazie, Angelo Sticchi Damiani, vice presidente Fia, panathleta e amico.
Il Panathlon Club di Lecce, con il grande orgoglio di averlo tra i suoi soci e per il profondo senso di appartenenza alla famiglia panathletica, ha assegnato ad Angelo Sticchi Damiani il Premio ‘Fair Play 2004’ alla carriera nello sport.