Qui Lecce – Ludovico Malorgio – Area8
Un’altra vittoria del Lecce, 1-0 sul Pisa, la sesta consecutiva e nona in trasferta. E i salentini continuano a volare. Ma non é tutto oro quello che riluce. La vittoria, striminzita come entità, ancorché preziosa per la classifica, non é stata, come si dice, limpida. A Pisa si è visto un Lecce con poche luci e molte ombre, che per una squadra lanciatissima verso la serie A devono far un attimo riflettere. Non vanno bene i giocatori distratti, fermi sulle gambe, approssimativi nei controlli di palla, imprecisi financo negli appoggi, visti nel primo tempo. Nei primi 45′, infatti, della squadra vittoriosa ammirata tre giorni fa contro la Salernitana non si è vista nemmeno l’ombra. Del tutto diverso, invece, il secondo tempo in cui il Lecce ha ripreso a fare gioco, ha segnato e fatto suoi i tre punti. Una svolta alla partita l’ha data un calcio di rigore piuttosto netto negato al Pisa al 30′ del primo tempo dall’arbitro Marinelli, per un fallo in area di Maggio su Palombi. Questo episodio ha prodotto un effetto devastante si padroni di casa: l’allenatore D’Angelo é stato espulso per proteste, mentre i giocatori hanno accusato pesanti conseguenze sul piano psicologico. In pratica la partita del Pisa é finita lì. E’ venuto fuori, invece, il Lecce che nella ripresa ha ritrovato Majer, Biorkengren e Gallo, che hanno ripreso a correre e a muoversi con giudizio, dopo 45′ balbettanti. Il resto lo ha fatto lo ha fatto Corini, affidando al greco Tachsidis il compito di dirigere le operazioni in mezzo al campo, spostando a mezzala uno spento Hjulmand, distintosi, comunque distintosi per i due soli tiri in porta effettuati dal Lecce nel primo tempo. Si é rivelato vincente, come sempre, anche l’inserimento Rodriguez, vivace protagonista dell’episodio che ha deciso la partita. Col passare dei minuti, peraltro, il Lecce ha fatto valere la sua superiore qualità tecnica ed ha preso in mano la partita passando in vantaggio al 20′ su calcio di rigore fischiato per fallo di Benedetti su Henderson e trasformato da Coda, che ha festeggiato il 21esimo centro stagionale. Con la vittoria sul Pisa il Lecce ha portato a +6 il vantaggio sul Monza, terzo in classifica, e si prepara con più chances al gran balzo in serie A. Un’antica morale del calcio dice che quando una squadra vince le partite ‘sporche’, vuol dire che é il suo anno. E’ capitato a Pisa e Il Lecce deve approfittarne. Sabato 10 aprile i giallorossi di Eugenio Corini affronteranno in casa la Spal. Dovranno scendere al ‘via del mare, più convinti e agguerriti che mai, per mettere il settimo sigillo d’oro al progetto promozione, che con le restanti cinque partite da giocare potrebbe risultare decisivo per la promozione diretta in serie A.