Qui Verbania – Adriana Balzarini – Area 3
Giustina Demetz è nata a Santa Cristina Valgardena, 27 aprile 1941. Ha iniziato a sciare fin da bambina e da adolescente è stata scoperta da Pia Riva che segnalò subito la sue capacità per inserirla in squadra nazionale. Nel 1958 esordì così in Nazionale ma causa di alcuni incidenti la sua carriera sportiva vera e propria iniziò solo tre anni dopo. In campo internazionale in occasione dei IX Giochi olimpici invernali di Innsbruck 1964, si classificò 11ª nella discesa libera, 14ª nello slalom gigante e non concluse lo slalom speciale. Due anni dopo, il 1º agosto 1966 in occasione dei Mondiali disputati a Portillo, in Cile, ottenne il 5º posto nella combinata e il 6º nello slalom gigante.
In Coppa del Mondo ottenne il primo risultato di rilievo durante la stagione inaugurale della manifestazione l’11 gennaio 1967 a Grindelwald, in Svizzera, piazzandosi sesta in slalom gigante. Il 3 marzo 1967 salì come prima atleta italiana sul podio della Coppa del Mondo (anno che vide l’esordio di questa manifestazione che oggi spesso viene chiamato anche “Circo Bianco” ) con la vittoria nella discesa del Kandahar a Sestriere, ex equo con Marielle Goitschel, un risultato che le permise di concludere la stagione di Coppa del Mondo al nono posto nella classifica generale. A conclusione della stagione venne eletta sciatrice dell’anno per i risultati conseguiti e divenne conseguentemente “la capitana della squadra azzurra”.
Partecipò anche ai Giochi di Grenoble nel 1968 dove per la prima volta vide e provò uno scarpone di plastica americana “Costavano una follia, 50 mila lire di allora, ma era fantastico sciare con quegli scarponi ai piedi»
Ottenne l’ultimo risultato di rilievo nella sua attività agonistica il 15 gennaio 1970 a Bad Gastein, in Austria, giungendo nona in una discesa libera di Coppa del Mondo. Ma nello stesso anno, durante gli allenamenti a casa, sulla pista …in Val Gardena nella sua valle ebbe una caduta con conseguente rottura del perone e qui nonostante avesse voluto gareggiare per l’ultima volta davanti ai suoi valligiani nelle gare della rassegna iridata, capì che la sua carriera da atleta era arrivata alla fine.
Donna impegnata e coraggiosa intraprese subito la carriera di imprenditrice :“Caricai la mia Fiat 850 con una piccola collezione di scarponi Lange e partii. Ero la prima donna a vendere scarponi e poi attrezzature sportive in un mondo decisamente maschilista. Ho attraversato tutta l’Italia, dal nord alla Sicilia, con la mia FIAT 850. Ne ho venduti 500 o 600. Un successo!».
Diventò la pioniera degli scarponi di plastica, iniziando a proporre tre scarponi della “Lange”. Scarponi che aveva conosciuto proprio a Portillo perché l’atleta canadese Nancy Green glieli fece provare. Giustina capì subito il potenziale del nuovo prodotto in confronto ai classici scarponi di cuoio e si buttò a capofitto nel business. Capì subito che il prossimo futuro si sarebbe concentrato su questo nuovo prodotto americano ed iniziò a proporlo nei negozi di articoli sportivi invernali. In Val di Non vennero in seguito prodotte per il mercato europeo da Albini Colini che con Giustina ottennero non solo successo ma diedero lavoro alla valle descrivendola agli americani come l’unico posto per produrre questi scarponi.
Oggi Giustina, dopo essersi aggiudicata dieci titoli italiani assoluti e il titolo di “mito tecnico e di marketing” si gode il meritato il riposo con la sua famiglia e i suoi nipoti, giocando a golf ma seguendo sempre da vicino le nuove attrezzature sportive dell’azienda di famiglia ormai passata nelle mani dei due figli.
Auguri Giustina per i tuoi 80 anni !!!!