Fervono i lavori a Doha per allestire il Mondiale di Calcio 2022, un mix architettonico di cultura islamica ed occidentale…un palcoscenico tra ieri, oggi e domani.
Qui Redazione Gianni Brera Università di Verona – Federica Zaniboni – Area1
Spiagge da sogno, paesaggi desertici e grattaceli imponenti. La tradizione islamica che si fonde con la cultura europea, l’arte orientale che abbraccia l’architettura moderna. Tutto questo è il Qatar, il Paese che ospiterà i mondiali di calcio del 2022. Sette stadi – di cui soltanto uno già esistente – saranno presto pronti ad accogliere i giocatori, offrendo un’occasione al pubblico per scoprire tutte le meraviglie della penisola mediorientale.
A Doha, la capitale, è in corso la costruzione delle arene Doha Port Stadium, Education City Stadium e Al Thumama Stadium, ciascuno dei quali potrà ospitare tra le 40mila e le 45mila persone. Lo stesso numero, inoltre, corrisponde alla capienza di altri due stadi – compreso quello in ampliamento – situati nei pressi di Doha. La partita partita finale, invece, verrà giocata nel Lusail Iconic Stadium, progettato per accogliere più di 86mila spettatori. Una struttura dal design futuristico edificata all’interno di una città – quella di Lusail, appunto – nata da zero in un’area desertica. Edifici residenziali, uffici, centri commerciali, hotel e metropolitane: un centro urbano in tutto e per tutto, pensato per essere totalmente sostenibile in ogni aspetto della vita quotidiana, dall’edificazione stessa della città allo smaltimento dei rifiuti. E poi, naturalmente, il Lusail Iconic Stadium, piccolo gioiello della nuova metropoli.
Più vicino alla tradizione mediorientale è senz’altro lo stadio di Al-Khor, nella zona nord-est del Qatar. La struttura dell’arena, che ospiterà fino a 60mila persone, è stata progetta con un design dal gusto arabo e tradizionale, rimandando immediatamente – per la forma stessa dello stadio – alle antiche tende beduine. Un’occasione per visitare anche l’omonima città, famosa soprattutto per il museo archeologico e per un’attrezzatissima spiaggia. Altrettanto organizzata è la Municipally Family Beach di Al Wakhar, uno dei maggiori centri del Qatar – a pochi chilometri dalla capitale –, dove è stato realizzato l’Al Janoub Stadium, un grande omaggio alla tradizione marittima del Paese. In grado di accogliere fino a 40mila spettatori, l’aspetto esteriore dell’arena ricorda le inconfondibili imbarcazioni dhow, ricreando il meraviglioso effetto delle vele triangolari rigonfiate dal vento.
I Mondiali 2022 rappresentano un’importante prima volta: mai fino ad ora una Coppa del Mondo era stata giocata durante i mesi autunnali. Sì, perché le nazionali, in Qatar, si sfideranno dal 21 novembre al 18 dicembre, una novità assoluta nell’universo calcistico. Nei mesi estivi la temperatura può arrivare fino a 46 gradi, rendendo dunque impossibile lo svolgimento di una manifestazione sportiva di tale portata. E il periodo dell’anno che in Occidente è solitamente uno dei più freddi, sulla costa mediorientale rimane comunque caratterizzato da temperature piuttosto elevate. Ecco quindi perché, oltre a posticipare la karmesse di quasi sei mesi, è stato necessario dotare gli stadi di un innovativo sistema di climatizzazione.
Ormai è quasi tutto pronto e il 2022 sarà l’occasione, per migliaia di persone di seguire la propria nazione fino in Qatar. Un Paese che, oltre ai meravigliosi e nuovissimi stadi, ha tutte le carte in regola per offrire una vacanza da sogno.
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