Qui Verona – Massimo Rosa – Area1
LA STORIA
La lotta, come altre discipline moderne, nasce nella notte dei tempi. Essa è stata a lungo tempo svago e contemporaneamente un sistema di forza corporea di difesa-offesa. Nelle regioni mediterranee ebbe un tale sviluppo ed una tale fama ancor oggi imbattute. Nel periodo medioevale trovò larghi consensi nelle classi sociali meno abbienti. La praticavano nobili e cavalieri, principi e re per puro divertimento. Si ha notizia di un primo trattato sul combattimento risalente al 1300. Spesso a corte si svolgevano combattimenti tra lottatori professionisti. Un amante e mecenate della lotta resta nella storia il duca di Borgogna. La sua dimora, infatti, era molto frequentata. Celebre resta del combattimento avvenuto tra il suo ospite, il nobile cèco Johan Zchrobsky, che accettò di battersi contro il miglior lottatore del duca con le regole francesi. Ma, seppur in difficoltà, il nobile cèco alla fine ebbe la meglio, riuscendo a vincere le tre prove previste.
Poi, successivamente, la lotta andò decadendo sino al 1800. Fu grazie alle antiche tradizioni della vallata del Rodano con centro Bordeaux che la lotta continuò ad essere praticata. Tanto che ad uno dei più importanti appuntamenti dell’epoca, la fiera “ des Pains des épices “ (dei pani e delle spezie), che durava 20 giorni, vi si ritrovava la créme della lotta, dando luogo così a tre settimane di spettacolo sportivo. La lotta che vi si praticava era detta Bordolese. Ebbe tanto successo che codificata con altre lotte dette vita a quella che oggi è chiamata impropriamente Lotta Greco-Romana.
CHI E’ F.I.L.A.
Dalla notte dei tempi, come abbiamo già detto, la lotta è una delle attività fisiche principali dell’uomo. Molto presto divenne sport, tanto da essere subito inclusa tra le discipline degli antichi Giochi Olimpici.
In quelli dell’Era moderna, disputatisi ad Atene nel 1896, la Lotta maschile è sempre stata presente, mentre quella femminile farà la sua prima apparizione ad Atene 2004.
Alla vigilia dei Giochi di Stoccolma del 1912 le varie Federazioni sentirono la necessità di darsi un’organizzazione internazionale, ma soprattutto sentirono la necessità di uniformare il regolamento. Prese, quindi, corpo la Fédération International de Lutte Amateur, fondata a Stoccolma, dove ebbe la sua prima sede.
Successivamente lasciò la Svezia per andare prima a Parigi e, quindi, a Losanna, dove ha sede anche il Comitato Internazionale Olimpico.
La FILA conta attualmente 146 nazioni affiliate.
CAMPIONATI INTERNAZIONALI
Ogni anno la FILA organizza:
- Campionato Mondiale di Lotta Libera e Greco-Romana M/F
- Campionato Continentale (il nostro Europeo) di Lotta Libera e Greco-Romana M/F
- Campionato Continentale cadetti di Lotta Libera e Greco Romana Femminile
- Oltre 80 tornei internazionali nelle diverse specialità e gruppi d’età
Ogni due anni invece hanno luogo:
- Campionato del Mondo (anni dispari) Junior M/F
- Campionati Continentali (anni pari) Junior M/F
CURIOSITA’
Vediamo i vari tipi di lotta europei e dove vengono praticate:
Sardegna: nell’isola si pratica la Istrumpa, una lotta corpo a corpo molto tecnica dalle origini arcaiche, visibile ancor oggi nei reperti nuragici.
Austria: in Tirolo, nella Zillertal, si pratica il Rangein (o lotta tirolese). Per assistervi bisogna approfittare della festa della Gauderfest, ogni prima domenica di maggio.
Svizzera: il suo nome è Schwingen o Osenpluf, è praticata soprattutto dai montanari di lingua tedesca. I lottatori indossano i classici pantaloni di cuoio con bretelle.
Francia: in Bretagna si pratica il Gure, le cui origini sono molto antiche. Ed a proposito dei lottatori bretoni Giacono Suardino, avendo assistito alla tenzone tra i lottatori del re di Francia e d’Inghilterra, così scrisse al duca di Mantova “ Li anglesi alla lucta steteno superiori, vero he che intendo non vi erano li boni luctoribertoni…..” (gli inglesi furono superiori nella lotta, ma questo perché mancavano i migliori lottatori bretoni).
Spagna: varie sono le tipologie di lotta regionali.
Inghilterra: la lotta (wrestling) conosce quattro stili diversi: il Corwall and Devon Style, particolare gli abitanti del Devoshire erano usi calciare gli avversari per fratturagli le gambe; Chumberland and Westmorland Style; Lankashire Style ed il Catch as Catch, da quest’ultimo, a detta degli inglesi, derivò la Lotta Libera.
Islanda: anche in quest’isola vi sono alcuni tipi di lotta: il Glima, che si combatte in calzonici, chiamati knickerbockers: ci si atterra prendendosi per i calzoncini. Ci sono poi il Kragkast e l’Axeltag. Nel primo si prende l’avversario per il collo, mentre nel secondo per le spalle.
GLI STILI UFFICIALI E LE CLASSI
Il regolamento internazionale della FILA riconosce solo questi tipi di lotta, e cioè:
- Lotta Libera
- Lotta Greco-Romana
- Sambo.
Ognuna a sua volta è suddivisa in dieci classi a seconda del peso:
- Mini-Mosca
- Mosca
- Piuma
- Gallo
- Leggeri
- Welter
- Medi
- Massimo Leggeri
- Massimi
- Super Massimi
LOTTA GRECO-ROMANA
E’ uno dei tre stili riconosciuti dalla FILA. Gli incontri si svolgono con le medesime dello stile libero. In questa specialità è però proibita la presa al di sotto della cintola. Come è proibito atterrare o trattenere l’avversario con le gambe.
LOTTA LIBERA
E’ di sicuro la più popolare tra tutte, e forse anche la più spettacolare, poiché i due contendenti possono sfoderare un repertorio fatto da prese, proiezioni o sgambetti.
Differentemente da quella Greco-Romana i colpi possono essere fatti in qualsiasi parte del corpo.
SAMBO
E’ il terzo stile ufficiale. Questa è una miscellanea di stili di lotta russa, combattuta da lottatori che indossano una sorta di giacca di tipo tight, portata sopra il costume standard.
In questo tipo di combattimento si cerca di atterrare l’avversario di schiena, cercando di rimanere con il proprio corpo in pedi.
COME SI SVOLGE UN COMBATTIMENTO
L’obiettivo è quello di atterrare l’avversario“ Schienandolo “, cioè facendogli toccare con il dorso il materassino. Ma il combattimento, come nel pugilato, si può anche vincere ai punti. I punti assegnati vanno dall’1 al 4 a seguito di azioni d’attacco o di difesa terminati con successo.
LA DURATA
Secondo le norme FILA l’incontro si svolge su tre riprese da 3 minuti l’una. Tra una ripresa e l’altra si osserva un minuto d’intervallo.
L’ABBIGLIAMENTO
I contendenti indossano uno un costume da lotta blu e l’altro rosso. Ai piedi calzano apposite scarpette da lotta. Sono vietati fibbie, fermargli e catenine.
SPAZIO DI COMBATTIMENTO
Si combatte sopra un materassino a norma FILA. La superficie di gara è circolare. Il diametro è di mt. 9, ma la larghezza si estende, per misura di sicurezza, per un altro metro e mezzo. La Zona di passività è quella banda rossa che contorna l’area di gara.
GIUDICI DI GARA
La direzione di un incontro è condotta da un team di quattro persone:
- L’arbitro
- Il cronometrista
- Il giudice
- Il direttore di lotta
L’arbitro segnala il punteggio alzando il colore dei contendenti (rosso e blu) ed indicando il numero con il pollice e le prime due dita dell’altra mano.
In caso di contestazione sarà il Direttore di Lotta a decidere.
AMMONIZIONI
L’ammonizione è comminata da quell’atleta che ha commesso qualche scorrettezza del tipo:
- Condotta passiva di gara
- Presa fallosa
- Indisciplina
Nel caso poi che l’atleta venga ammonito per tre volte, incorre nella squalifica, con vittoria assegnata all’avversario.
Quando l’arbitro effettua il segno a ”T” rivolto ai giudici ed al cronometrista significa che è sua intenzione interrompere l’incontro.
GLI ATTACCHI:
IL COLPO
E’ l’azione d’attacco portata da uno dei due lottatori per avvantaggiarsi sulla mossa dell’avversario.
LE PRESE
Di prese ve ne sono di diverso tipo:
- Presa di faccia: si effettua a terra mettendo un braccio attraverso un lato del viso dell’avversario, ed agganciandolo sopra il gomito.
- Presa di schiena: è praticamente l’atterramento dell’avversario facendolo passare sopra le anche o sul fondo schiena.
- Presa a culla: è quella fatta a terra assicurandosi la presa della faccia dell’avversario ed immobilizzando l’avversario a cavallo.
- Presa mezzo Nelson: è attuata a terra facendo passare un braccio sotto l’ascella immobilizzando il collo avversario.
- Presa Nelson piena: è praticamente simile all’altra, con la differenza che sono le due braccia a passare sotto le ascelle avversarie, immobilizzando così il collo con entrambe le mani.
Nella categoria Dilettanti Senior questa presa deve essere portata lateralmente
al corpo senza usare mai le gambe.
- Presa alla testa: è praticata cingendo la testa dell’avversario con un solo braccio. Chi utilizza le due braccia incorre in un fallo.
IL CONTRACOLPO
E’ così chiamata l’azione in cui il lottatore che si trova in una posizione d’inferiorità passa a quella di superiorità, guadagnando così punti.
LA COMBINAZIONE
Non è altro che l’insieme di colpi per portare a termine con successo l’azione successiva.
LE PROIEZIONI
- Agganciamento alla coscia: il colpo avviene quando un lottatore atterra l’avversario agganciandogli le gambe da dietro.
- Rotazione: è una proiezione con la quale un lottatore prende il braccio dell’avversario, facendo così leva, scagliandolo sul proprio dorso.
- Sgambetto: è il classico colpo rapido ad una gamba portato da una posizione ferma, che fa finire l’avversario a terra.
I ROVESCIAMENTI
- Rovesciamento: è quel colpo che si esegue da terra senza che l’avversario si stacchi da terra.
- Rovesciamento all’indietro: si porta a terra l’avversario, prendendolo da dietro, e lasciandosi cadere all’indietro.
LE SCHIENATE
- Schiacciamento: è l’aggiudicazione di una schienata tenendo le spalle dell’avversario alla materassina.
- Schienata: è il tenere schiacciate le spalle dell’avversario alla materassina a lungo, in modo di permettere all’arbitro la conta e la battuta della mano sulla materassina. Chi subisce questa schienata è sconfitto.
LO STRAPPO
E’ la mossa di prendere l’avversario per un fianco o per lo stomaco,togliendogli, in questo modo, il sostegno delle mani o delle ginocchia.
LE DIFESE:
IL MEZZO PONTE
E’ quella posizione in cui il lottatore tocca la materassina con fianco e testa, facendo così un angolo di 90° con le spalle e la materassina.
LA PASSIVITA’
E’ un modo di difesa. In pratica chi sta subendo l’attacco cerca che l’avversario non effettui colpi o prese. Lo fa distendendosi sul ventre, oppure fuggendo dalla materassina, o ancora tenendo le mani dell’avversario.
IL PONTE
E’ forse la figura difensiva tra le più conosciute anche dai neofiti spettatori di un combattimento.Infatti questa è la classica posizione arcuata che un lottatore assume volgendo la schiena rivolta alla materassina. La fa facendo ponte sulla testa e su un piede.
IL COMPLESSO SISTEMA
Nei tornei il sistema di eliminazione è alquanto complicato, cercheremo di spiegarlo il più sinteticamente possibile.
I concorrenti vengono sorteggiati contro chi combattere, venendo eliminati una volta raggiunti i sei punti di penalizzazione. Quest’ultimi sono assegnati secondo il risultato di un incontro, con una scala-valore che va da uno a quattro.
Quando in gara restano tre o quattro concorrenti con meno dei sei punti fatidici, questi si contendono la fase finale con incontri diretti.
Fermo restando però il risultato acquisito in un combattimento precedente. Quindi ognuno si porta dietro nell’ultima fase i punti acquisiti in precedenza con gli altri finalisti. E’ dichiarato vincitore chi alla fine avrà avuto meno punti di penalizzazione.