Terzo risultato utile per la squadra di Semplici
Qui Ozieri – Raimondo Meledina – Area13
Non c’è due senza tre: interpretando al meglio questo vecchio proverbio, Semplici ed il suo “nuovo” Cagliari non hanno steccato la prima, battendo, non senza qualche patema d’animo, la diretta concorrente Crotone, concedendo poi il bis solo tre giorni dopo alla Sardegna Arena col Bologna di Mihajlović, che pure si presentava in Sardegna accreditato della vittoria con la corazzata Lazio, e pareggiando ultra meritatamente a Genova con la Sampdoria dell’ex Ranieri, dopo una gara che i rossoblù hanno sempre comandato e che però, scherzi del calcio, senza la prodezza balistica di Naingolan avrebbe addirittura perso.
Il Cagliari, che prima di queste tre gare non vinceva dallo scorso 07 novembre, quando aveva messo sotto proprio la Sampdoria, ha decisamente cambiato registro e, cosa molto importante, la difesa è meno perforabile del passato, quando bastava un solo errore per subire goal costati molto spesso la sconfitta. Sette punti dal valore immenso per i rossoblù, che si rilanciano nella lotta per la salvezza che, beninteso, sarà molto dura ed incerta sino alla fine. Per effetto di queste tre risultati positivi il Cagliari occupa ora la quart’ultima posizione in classifica, davanti al Torino, che però ha giocato due gare in meno, e subito dopo il terzetto composto da Benevento, Spezia e Fiorentina che lo precedono a quota 26 e del Genoa con 27 punti. A meno di clamorosi, per quanto matematicamente ancora possibili, crolli di altre formazioni, saranno queste le squadre coinvolte nella lotta per rimanere nella massima serie, e saranno tanti i fattori che incideranno sugli esiti finali del campionato, fra cui un posto di assoluto rilievo è occupato dalla pandemia da COVID 19 che fa pesantemente sentire la propria presenza, divertendosi ad incidere sulle formazioni da mandare in campo, privando ora questo ora quel mister di pedine spesso importanti se non fondamentali per l’economia della loro squadre.
Finalmente un pò di luce, comunque, in casa rossoblù, i segnali sono senza dubbio positivi in ogni reparto della squadra, a cominciare dalla difesa, nella quale Cragno continua un percorso di crescita che lo affermerà a breve fra i più forti nel ruolo e Godin e Rugani sono praticamente insuperabili con Ceppitelli che, man mano che sta recuperando la condizione, fa valere la sua classe e costituisce la terza colonna di un reparto che pare avvantaggiarsi del modulo 3-5-2 che già si era dimostrato il migliore con Di Francesco in panca e che Semplici ha fatto suo, sinora con successo. Ha ripreso a funzionare bene anche il centrocampo, nel quale,nonostante l’assenza dello sfortunato Rog, fuori da molte domeniche dopo la rottura del legamento crociato del ginocchio, Nainggolan si sta riappropriando del ruolo di leader ed è tornato anche a segnare, Duncan conferisce solidità al reparto e Marin detta bene i tempi con Nandez e Lykogiannis a giostrare sulle fasce, per fornire quanto più materiale possibile da trasformare in goal ad opera dei vari Joao Pedro, con 13 reti cannoniere della squadra, Pavoletti in grande crescita e Simeone e Cerri, che di volta in volta vengono affiancati al brasiliano nel reparto avanzato.
Ma, stando almeno a quanto si è avuto modo di vedere nei 270’ targati Semplici, la squadra è sembrata soprattutto più tranquilla e conscia dei propri mezzi, imponendo, com’è capitato per gran parte della gara con i liguri, il proprio gioco agli avversari e non disunendosi mai, come capitato troppo spesso in passato, mostrando un carattere ed una personalità che, uniti ai valori tecnici della rosa, che sono di livello medio-alto, dovrebbero garantire la salvezza finale, per pensare con calma al futuro. Bene anche le seconde linee, con Kwadwo Asamoah, Sottil, Klavan, Walkiewicz, ed i vari Zappa, Pereiro, Deiola, Tripaldelli, Calabresi, che insieme ai portieri Aresti e Vicario (degno erede di Cragno, quest’ultimo) ed alcuni elementi provenienti dal florido vivaio rossoblù, completano la rosa e, quando chiamati in campo, si sono dimostrati all’altezza della situazione in un campionato molto difficile e dai ritmi abbastanza serrati.
Intanto Semplici prosegue nel processo conoscenza della squadra “Sono qui da pochi giorni, il mio compito è stato soprattutto mentale, piuttosto che soffermarmi sugli aspetti tecnico-tattici ho cercato di liberare i ragazzi da quella negatività che per forza di cose si era creata a causa della classifica. Ho parlato con loro sia a livello individuale che di reparto per cercare di far tirar fuori le loro qualità riconosciute, che finora non erano riusciti ad esprimere. Mi hanno seguito, sono stati bravi a recepire le due-tre cose che ho inserito in questo contesto”.
Il discorso non fa una grinza ed indubbiamente il Cagliari ha meritato le due vittorie ed il pareggio degli ultimi tre turni di campionato, che lo rilanciano verso un futuro speriamo del tutto diverso da quello che si prospettava sino ad una sola settimana fa, ed in linea con i suoi valori, che, come detto, non sono certamente pochi né di scarso rilievo.
Va da sé che sarebbe folle rilassarsi, perché, per salvarsi, Cragno e compagni dovranno rendersi protagonisti di un percorso simil-Champions League ed ogni gara dovrà essere interpretata come se si trattasse di una finalissima da dentro-fuori. Dunque, piedi saldamente per terra, umiltà a non finire, massima coesione e dedizione al lavoro: questi gli ingredienti che, insieme a quel pò di fortuna che non solo è indispensabile, ma fa addirittura differenza, sono necessari per risalire la corrente e fare il consuntivo finale il 23/05 p.v. al termine della partita che opporrà il Cagliari al Genoa dell’altro ex Ballardini, col quale la squadra ligure, dopo un sofferto avvio di campionato con Rolando Maran in panca, marcia alla grande.
Questo il futuro; il domani più vicino parla invece della sfida, sulla carta difficile se non proibitiva, anche se non impossibile, di domenica prossima con la Juventus alla quale il rinfrancato team del presidente Giulini vorrà dare un dispiacere, per proseguire nel cammino della speranza da poco intrapreso. Occhio, però, le distrazioni sono rigorosamente vietate, perché Ronaldo e soci rappresentano una squadra dura da digerire per chiunque e, anche in virtù del fatto che deve inseguire le “lepri” Inter e Milan, non scenderanno certamente in campo vestendo i panni dell’agnello sacrificale, tutt’altro!!!.
Il pur breve percorso dell’era Semplici autorizza comunque ad essere ottimisti e non c’è dubbio che, anche domenica prossima, quale che sia la formazione, il Cagliari indosserà l’elmetto d’ordinanza e cercherà un risultato positivo. La parola al campo: panathleticamente dovremo dire “vinca il migliore”, ma il cuore ci spinge a derogare a favore di un “clamorosamente di parte” forza Casteddu!!!
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