-Di Paolo Iannuccelli–
Alessia Mesiano, pugile di Latina candidata a partecipare alle prossime Olimpiadi di Tokio, ha partecipato recentemente a un meeting organizzato dal Panathlon Club International di Latina al quale è particolarmente affezionata. “Mi sto allenando intensamente nel centro tecnico federale di Assisi – ha detto – sono fiduciosa riguardo il mio futuro, la nostra preparazione è molto accurata, non si trascura nulla. La concentrazione è alta in un ambiente ideale per migliorare e arrivare in piena forma agli appuntamenti importanti di quest’anno agonistico”. Alessia nasce a Latina il 7 dicembre del 1991, a 13 anni praticava l’ atletica leggera coni buoni risultati in campo nazionale. Entra per la prima volta in una palestra di pugilato a 19 anni. Inizia a praticare la noble art per due mesi nella palestra di Patrizio Alonzi – ex pugile – poi decide di affidarsi a Maurizio Romano. Dopo quattro anni di allenamenti e gare si trasferisce a Roma – seguita dal maestro Domenico Condello – nella società Roma Tricolore per poter conciliare la boxe con gli studi universitari. La Mesiano comincia la carriera pugilistica vincendo il torneo nazionale 2^serie 2011 nella categoria 60 kg, i campionati universitari nel 2013 e la medaglia d’ argento ai campionati assoluti.
Alessia Mesiano è convocata nel 2013 in nazionale azzurra, conquistando nel 2014 i campionati universitari e italiani assoluti a 60 kg. Alla sua prima partecipazione agli europei nella categoria 57 kg di Bucarest nel 2014 vince il bronzo e sempre nello stesso anno conquista il terzo posto ai mondiali di Jeju (Korea) a 57kg.
Dal 2014 Alessia fa parte delle Fiamme Oro, la squadra sportiva della Polizia di Stato.
Due anni dopo la Mesiano vince tutte le competizioni internazionali. Il 27 maggio 2016 ai mondiali femminili ad Astana (Kazakistan) conquista la medaglia d’oro battendo in finale l’indiana Sonia Lather. Dopo 11 anni dal titolo conquistato a Podolsk nel 2005 da Simona Galassi, Alessia riporta il pugilato femminile italiano a livello internazionale sul gradino più alto del podio.
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