–da Verbania, Adriana Balzarini–
Il Comitato olimpico internazionale (CIO) ha nominato ufficialmente Seiko Hashimoto come nuovo Presidente dei Giochi olimpici di Tokyo 2020.
La Hashimoto sostituisce Yoshiro Mori, dopo le dimissioni dell’ex primo ministro giapponese a causa delle critiche ricevute per commenti sessisti.
Viene da chiedersi se fosse successo da noi, sarebbe finita come in Giappone? Bella domanda.
Sicuramente il fatto che una donna fosse in predicato di assumere la carica più alta di un’Olimpiade avrebbe scatenato chissà quali lotte intestine tra i maschi, perché vedersi superati da una donna avrebbe leso il loro orgoglio maschile. Ma il fatto è successo nel Paese del Sol Levante.
L’onta della vergogna nazionale è stata lavata con la decisione di far dimettere il “maleducato” presidente. Una commissione appositamente convocata e sostenuta dal CIO , che ha dimostrato progressi in questi ultimi anni sulle problematiche della parità di genere, ha nominato subito il nuovo capo del comitato organizzatore.
L’elezione di una ex atleta, donna, alla presidenza è stato un segno di sostegno alle linee guida della politica del CIO oltre che per evitare altre polemiche .
Seiko Hashimoto ha partecipato a sette Olimpiadi : alle Olimpiadi invernali del 1984, 1988, 1992 e 1994 nel pattinaggio di velocità.
Ma anche come ciclista che ha continuato a competere in altre tre Olimpiadi estive nel 1988, 1992 e 1996. Il suo miglior risultato fu una medaglia di bronzo nei 1500m di pattinaggio di velocità ad Albertville 1992.
Dopo la sua carriera sportiva, Hashimoto è diventata presidente della Federazione giapponese di pattinaggio.
Ha avuto anche una carriera in politica, come membro del Partito liberale democratico. E’ stata capo della delegazione giapponese alle Olimpiadi invernali di Sochi 2014. E nel 2019 è stata nominata Ministro di Stato per le Olimpiadi e le Para(O)limpiadi di Tokyo.
Ora è ministro, ma il suo nuovo ruolo le impone di lasciare la sua carica ministeriale. La sua prima dichiarazione pubblica, dopo il nuovo prestigioso incarico, è stata:
“Poiché mi sto assumendo una responsabilità così grande, sento di dovermi preparare”
La modestia è una virtù da allenare e lei ha già dimostrato di essere anche in questa “disciplina” un’attenta atleta!