-Da Cortina Giorgio Ambrogi–
La lunga attesa. Questo sarebbe il titolo perfetto se i Mondiali di sci alpino di Cortina 2021 fossero un film. Scattata ufficialmente con la cerimonia di apertura domenica 7 febbraio, la manifestazione iridata ha regalato agli appassionati, agli addetti ai lavori e agli atleti grandi attese. La neve mista pioggia che ha in parte infastidito lo show di apertura culminato con l’esibizione di Gianna Nannini, è parso subito un presagio che il clima non sarebbe stato clemente, almeno nei primi giorni. Infatti, da quel momento è partita la prima attesa, quella per vedere le gare. Neve, pioggia e vento hanno impedito di iniziare con il programma originale e per assistere alla prima medaglia, assegnata alla svizzera Lara Gut-Behrami in SuperG, si è dovuto attendere giovedì 11.
Scattata finalmente la competizione, in parallelo ha preso il via la lunga attesa di un risultato per i colori italiani. Alla delusione per il quarto posto di Dominik Paris nella libera, persa solo a causa di un grave errore a metà pista, è seguita quella della Combinata femminile di lunedì 15. Dopo il SuperG chiuso con Federica Brignone a guidare la graduatoria, si sapeva che l’atleta italiana avrebbe dovuto lottare con alcune specialiste dello slalom come Shiffrin e Vlhova, ma c’era la certezza che avrebbe potuto fare bene. Soprattutto perché in partenza per prima tra le porte strette. Pochi secondi di gara e il sogno è svanito con Federica che è scivolata sulla neve gelata e si è fermata in cima alla pista a scaricare rabbia e lacrime per poi assistere al ritorno al successo mondiale dell’americana Shiffrin.
Anche l’attesa azzurra, però, è arrivata alla fine con Marta Bassino (Foto) capace di trovare l’oro iridato in condivisione con l’austriaca Liensberger dopo una gara di parallelo da thriller. Nelle qualificazioni mattutine, Marta si è qualificata per un centesimo e nella fase finale ha battuto anche la Brignone ai quarti di finale. Una fase decisamente influenzata dalle diversità dei due tracciati: il rosso e il blu; con il primo decisamente più veloce. Da quella parte, infatti, gli atleti sono riusciti a recuperare quasi sempre lo svantaggio rimediato sul tracciato blu. E proprio così, la Bassino è riuscita a chiudere a pari merito con la Liensberger dopo aver chiuso la prima manche con mezzo secondo di svantaggio.
Un oro che ha permesso all’atleta piemontese di festeggiare alla sera a Casa Italia Collection FISI, il primo esperimento di fusione tra l’organizzazione Coni e la Federsci. Tifosi giovani e meno giovani hanno applaudito la loro beniamina e cantato con lei l’inno di Mameli. Poi, una lunga lista di interviste e impegni per la campionessa e per il movimento italiano che, finalmente, ha concluso l’attesa di medaglia. Una conquista, l’oro nel parallelo, che permetterà ora di vivere gli ultimi giorni con Team Event, i due giganti e gli slalom con maggiore tranquillità per lo scampato zero nel medagliere.
A corollario della storia di questi mondiali di Cortina 2021, va sottolineata l’ottima organizzazione messa in campo dal Comitato Organizzatore in vista anche dell’appuntamento olimpico del 2026. Gli atleti sono tenuti in una bolla rossa e testati di continuo. Ad avvicinarsi, non troppo, a loro sono solo quelli in bolla gialla che ogni 72 ore vengono testati. Tra questi alcuni addetti ai lavori e qualche giornalista. Tutti gli altri che si possono avvicinare alle zone di gara (pochissimi eletti) sono in bolla verde. Per potersi spostare, poi, è stato istituito per le distinte categorie un sistema di shuttle, con una frequenza di circa 5 minuti, che permettono di muoversi tra Cortina e le piste senza problemi.
Insomma, l’attesa è stata lunga, ma alla fine i Mondiali di Cortina 2021 hanno regalato emozioni agli appassionati, medaglie agli atleti e una bella immagine dell’organizzazione italiana al resto del mondo.
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