Cari lettori internauti, benvenuti nel 2021. Panathlon Planet, dopo avere dedicato la foto del giorno al grande sprinter fondista Chicco Pellegrino, per la prima vittoria azzurra di questo nuovo anno, dedica il primo articolo alle nostre donne di sport, a quelle campionesse che con le loro gesta ci rendono orgogliosi. Il compito è stato affidato ad Adriana Balzarini, che ha scelto dieci atlete italiane distintesi nel 2020. Non mi resta che augurarvi una BUONA LETTURA, Massimo Rosa/Direttore/ Panathlon Planet
Adriana Balzarini
Un anno particolare, un anno di sofferenze per tutto il mondo dello sport ma anche un anno dove alcune donne non si sono lasciate sconvolgere dalla nuova situazione e hanno offerto il meglio di loro stesse. Siamo in periodo invernale e quindi inizierei la carrellata con Federica Brignone che presente sul podio della Coppa del Mondo per la prima volta nella storia dello sci italiano femminile iniziò a segnare sulle piste della Coppa del Mondo, il 28 novembre del 2009 , il suo primo risultato con il terzo posto nello slalom gigante di Aspen (USA). Dopo di allora ha continuato ad inanellare vittorie anno dopo anno arrivando al raggiungimento della vittoria della Coppa del Mondo generale del 2020, portandosi a casa altre due coppe di specialità. Federica ha messo un sigillo indelebile nella storia dello sci alpino italiano ed è riuscita ad ottenere il risultato grazie al punteggio della sua ultima gara disputata proprio nella sua Valle d’Aosta. Ma ancora più emozionante perché proprio in quella pista di La Thuille effettuò le prime discese con la mamma Ninna Quario, ex campionessa degli anni ’70 della “Valanga Rosa”. Nessuna prima di lei, ma anche nessuna purtroppo senza premiazione sulla pista al termine della stagione agonistica , nessuna come lei ad aspettare che la Coppa vinta , sommata alla due Coppe di specialità ( libera e slalom Gigante ) arrivasse a casa per posta per motivi di pandemia. Un anno magico per Federica ma anche un anno difficile per i festeggiamenti !
Per restare in ambiente invernale e sulla neve non posso dimenticare la bellissima e bravissima Dorothea Wierer che in una specialità fino al 1984 solo maschile ha vinto anche quest’anno, come lo scorso anno, la Coppa del Mondo e in più ha vinto due medaglie d’oro ai Campionati Mondiali che si sono svolti nell’”Arena Alto Adige” ad Anterselva , a casa sua. La prima medaglia l’ha vinta nei 10 km ad inseguimento, la seconda nella gara individuale di 15 chilometri, ottenendo anche la medaglia d’argento nella prova “partenza in linea 12,5 chilometri. Una festa nella festa nonostante tutti i protocolli di sicurezza per i Covid19 una festa che ha coinvolto un valle intera intorno alla sua campionessa. Un’atleta, fra le poche nel mondo, ad aver ottenuto un successo in tutti i sette formati di gara del biathlon.
E per finire la carrellata sulla neve non posso non citare la bergamasca Michela Moioli, detta Miki, per aver vinto anche quest’anno , per la terza volta, la Coppa generale del Mondo di Snowboard ed aver dedicato la vittoria alla sua Bergamo, oltre che alla sua famiglia duramente colpita dal virus del COVID19, portando sul casco la scritta della città e gridando a squarciagola prima della batteria finale, che la ha consacrata campionessa, “Forza Italia”.
Elisa Balsamo è l’altra donna che in questo 2020, complicato e particolare, non si è risparmiata e ha inseguito e raggiunto trionfi come la vittoria agli Europei su strada under 23 ,l’ argento agli europei élite nell’inseguimento a squadre, con record italiano incluso, e due ori agli europei nelle categorie omnium e Madison su pista. Elisa, per prepararsi agli Europei ha solo posticipato di pochi mesi la laurea in lettere moderne, laurea che otterrà prima della partenza per Tokio perché come lei ha dichiarato “un’atleta deve sempre avere un piano B e pensare al futuro al di là della bicicletta”.
Con Elisa Balsamo non posso non segnalare Vittoria Guazzini che insieme ad Elisa hanno conquistato nel mese di novembre l’oro nella corsa a punti diventando le Regine della “Madison” o “Americana” battendo con un capolavoro tattico le avversarie russe. Ora insieme sognano o meglio programmano un grande 2021 e in particolare tutto ciò che riguarda i Giochi di Tokio.
Passando all’atletica non posso fare a meno di scegliere Larissa Iachipino, che come la mamma Fiona May , è una lunghista. Buon sangue non mente si dice e la mamma, due volte campionessa del mondo, deve aver instillato nella figlia il suo sangue migliore sommato a quella del papà anch’esso atleta della nazionale italiana della Federazione di atletica leggera. La bambina l’abbiamo conosciuta già da piccola grazie ad una pubblicità con la mamma ma ora ha tagliato il cordone ombelicale e si è fatta strada grazie alle sue capacità sportive. Nel 2015 quando ha abbandonato danza e nuoto richiamata dalla pista di atletica, dopo esser stata presente al meeting di Montecarlo come spettatrice, ha iniziato a frequentare lo stadio di atletica e il suo primo acuto lo regalò a mamma e papà con un 6.36 in una gara under 20 al coperto per poi avanzare a 6.38 all’aperto nei mesi successivi. Divenne primatista tra la categoria allieve con un 6.55 , misura che resisteva dal 1998 . Quest’anno con la misura di 6.80 è diventata la seconda italiana di sempre, alle spalle della mamma e il prossimo anno sarà in squadra per i Giochi in terra giapponese .
Per continuare con l’atletica desidero segnalare Luminosa Bogliolo che questa estate il 24 di agosto è stata la prima italiana a vincere i 100hs alla Diamond League svoltosi a Stoccolma fermando il cronometro a 12.88. Un risultato importante anche se lei stessa non l’ha considerata una bella gara perché disse nell’intervista che l’uscita dai blocchi non era stata delle migliori. Anche lei ha praticato vari sport prima di approdare all’atletica praticando addirittura lo sci alpino a livello agonistico. E’ studentessa universitaria e vuole diventare in futuro veterinaria come il papà ma per ora sembra essere una stella degli ostacoli e cercherà in questo periodo un posto al caldo in Italia, visto che non si può viaggiare, per allenarsi e trovarsi pronta per i Giochi di Tokio.
Dai campi di atletica all’acqua per segnalare Arianna Bridi la nuotatrice che ha battuto gli uomini nella gara di fondo di 36 chilometri vincendo la 55esima edizione della più antica e affascinante maratona del mare che si disputa da Capri a Napoli con il tempo di 6h4’26” . Un’atleta nata a Trento, ben lontana dal mare che quando chiese alla sua famiglia di fare fondo la accompagnarono sui campi da sci pensando fosse interessata allo sci nordico. Si accorsero subito che il suo habitat non era la neve ma era l’acqua e allora la portarono alla prima gara sul lago di Caldonazzo. Da lì la sua passione non si è più fermata e questo anno, nonostante la non qualificazione per i Giochi olimpici ha vinto una delle gare più prestigiose e affascinanti.
E passando da campi a campi passerei al campo di calcio segnalandovi la calciatrice Sara Gama, prima donna nella “stanza dei bottoni” con la nomina da vice presidente dell’Associazione Calciatori. Sara Gama giocatrice difensore della Juventus Women , capitana anche della squadra della Nazionale Italiana di calcio femminile ora la troviamo anche in veste di Dirigente sportiva. Siederà per la prima volta per una donna nella “stanza dei bottoni” della sport ritenuto prerogativa solo maschile. Figlia di padre congolese e madre triestina è stata inserita anche fra le donne dell’anno dal Corriere della Sera. Un ruolo quello dirigenziale che la vedrà impegnata in temi di politica sportiva accanto al Presidente Umberto Calcagno
Terminerei con la novità nel mondo del CONI , per la prima volta una donna si candida alla presidenza dello sport italiano: Antonella Bellutti. Ex atleta, ex pistard, ciclista su strada e bobbista italiana, due volte campionessa olimpica ad Atlanta nel 1996 e Sidney nel 2000. Dichiara che non sarà facile sfidare un sistema di potere consolidato così maschile ma una cosa è certa che si impegnerà forse con nuovi metodi perchè a detta sua “ non scendo in campo per folklore”
Buon 2021 donne! regalateci ancora sogni ,speranza e certezze.
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