Certo ,a prescindere dalla classe del giocatore, Diego Maradona ha consentito in questi circa 40 anni a molti di dissertare non solo sulla capacità in campo,ma anche sulla sua vita privata, offrendo ad alcuni qualche momento di “luci della ribalta”. Non voglio discutere sui colleghi giornalisti che fanno il loro mestiere e che ,secondo le loro propensioni professionali, vedono le diverse facce della medaglia , ma ritengo che anche per Diego, come per tutti i comuni mortali, debba essere messa una pietra tombale sull’uomo con tutte le sue debolezze e debba invece essere ricordato il Campione ,padrone del rettangolo di gioco ,che con il suo “tocco di palla “ ha unito nell’ammirazione i tifosi di tutto il mondo .La sua è stata una “calciodemia”,che difficilmente si ripeterà. Tonino Raffa ,nostro redattore ,Presidente del Panathlon Club di Reggio Calabria e indimenticato giornalista RAI, nel ricordare Maradona e nell’inviarmi una sua foto con Maradona e con Carlo Verna scattata a Monaco di Baviera ai mondiali del 2006 ,mi ha scritto :”Eravamo alla vigilia della semifinale Germania vs Italia giocata a Dortmund e vinta dagli azzurri per 2 a 0,con reti di Grosso e Del Piero.Maradona era stato invitato come opinionista da un network televisivo sudamericano e indovinò il pronostico. Insieme con il nostro gruppo di inviati del giornale Radio c’era Italo Cucci.Si erano lasciati male con Maradona dopo la squalifica per doping.Quella sera si era riappacificato in maniera esemplare.E fu Maradona a rompere il ghiaccio e a tendere la mano.nel mio piccolo,sono stato testimone di un episodio gratificante per tutti”.Questo episodio che delicatamente Tonino Raffa aveva tenuto per se,ma che è meritorio di essere messo a conoscenza,rafforza sempre più la figura empatica di Diego Maradona e la sua disponibilità verso gli altri.Ricordiamo il bambino intervistato da Humberto Biondi che aveva espresso i suoi desideri mentre palleggiava e che aveva ottenuto nel football tutti i suoi “desiderata”,sempre restando,come non mi stancherò mai di dire “umile tra gli umili “ e “ forte con i forti”.
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