-Di Enrico Canino-
Quando a maggio è stato annunciato lo spostamento delle Olimpiadi di Tokyo 2020 all’anno successivo, non avrei mai pensato di dire che il 2020 ci avrebbe regalato delle soddisfazioni.
L’Italia ha potuto gioire molteplici volte, ma ha sofferto altrettanto pesantemente. Ed in un periodo che fa della sua caratteristica della pesantezza, la delusione dei risultati sembrava essere quasi piacevole. Perché in fondo non dovevamo nemmeno essere lì a gioire davanti alla televisione.
Ma, dunque, quali sono queste gioie e dolori di noi amanti dello sport che abbiamo sorbito in quest’anno solare?
A marzo abbiamo esultato di gioia negli sport invernali, con una doppietta storica nello Sci Alpino e nel biathlon dove Federica Brignone e Dorothea Wierer hanno vinto le rispettive Coppe del Mondo. Storiche a modo loro perché la Brignone mette a termine il dominio della Shiffrin (non gareggiava da gennaio a causa dell’improvvisa scomparsa del padre) ed è la prima italiana di sempre (femminile) a vincere la Sfera di Cristallo. E poi la altoatesina, che ormai è la punta di diamante del movimento del biathlon, vince back to back la classifica generale come nessuno mai nella storia italiana.
E come scordarci di Michela Moioli, la campionessa di snowboard? Terza Coppa del Mondo messa sullo scaffale per la bergamasca, che ricordiamo essere campionessa olimpica in carica a Pyeongchang 2018.
Di contro però, il movimento maschile non ha potuto gioire alla stessa maniera. Nello sci alpino sembrava essere l’anno buono per Dominik Paris, molto competitivo in Discesa, in Super-G e nello Slalom Gigante, aveva riservato per lui qualche punticino prezioso per la generale, così come la combinata nordica. Ma la rottura del crociato verso fine stagione ha messo fine ai suoi sogni di gloria (pure a noi tifosi, ahimè)
Il calcio è proseguito senza non poche difficoltà, con la Juventus che alla fine si è portata a casa il 9° Scudetto di fila.
La Nazionale Italiana di suo si è sempre comportata egregiamente, e nell’anno dell’Europeo di casa posticipato non si è deconcentrata bissando il successo nel proprio girone della Nations League. In semifinale troverà sulla strada la Francia campione del mondo e chissà che non possa riuscire a vincere questa competizione.
Nel frattempo i gironi continentali per la qualificazione ai Mondiali in Qatar 2022 sono stati sorteggiati, con l’Italia netta favorita nella qualificazione alla competizione più importante al mondo.
Il motorsport ha regalato momenti indimenticabili per noi italiani; il dominio nostrano nel motomondiale, categoria Moto2, è stato netto e lampante con 3 italiani nelle prime 4 posizioni della classifica generale, con Enea Bastianini coronato Campione del Mondo Moto2. Per lui stagione iniziata bene e finita meglio. Da citare senz’altro Luca Marini, in testa alla classifica per metà campionato, ma che dalla caduta di Le Mans ha fatto fatica a riprendersi del tutto. Questi due l’anno prossimo saranno compagni di squadra nel team Esponsorama Racing MotoGp. Infine Marco Bezzecchi, che l’anno prossimo sarà sicuramente additato come il favorito di categoria.
La doppietta però era dietro l’angolo e Tony Arbolino stava per farci sognare. Infatti Il nativo di Garbagnate Milanese, ma trapiantato a Lugano, se l’è giocata fino all’ultima curva, e per soli 4 punti non è riuscito a vincere il mondiale, andato al rivale Albert Arenas. E quella gara saltata in maniera abbastanza controversa ad Aragon 1 grida ancora vendetta. L’ultima prova a Portimao però ha complicato e non poco le cose al giovane italiano, che per colpa di una strategia scellerata in qualifica (dichiarerà di aver perso conto del tempo a disposizione), si qualificò 27° per poi, in gara, completare una rimonta storica arrivando 5° riuscendo a stare anche davanti ad Arenas, classificatosi alla fine 12°, consentendoglicosì di avere abbastanza margine per portarsi a casa il mondiale.
La MotoGp per gli italiani non ha riservato gioie mondiali, ma ci ha consegnato un Franco Morbidelli decisamente in palla e, forte delle sue 3 vittorie stagionali, sarà senz’altro nelle discussioni mondiali assieme a Rins, Mir (campione 2020 e complimenti a lui!) Vinales, Quartararo, Miller, Bagnaia e perché no Rossi. Fino a quando non si vedrà Marc Marquez spuntare improvvisamente dall’orizzonte, sperando in una pronta guarigione per lui.
La F1 invece è stata avara di emozioni e soddisfazioni per noi italiani e tifosi Ferrari, con un auto nata male e con il solo Leclerc ha regalare alla scuderia di Maranello 2 podi totali in tutta la stagione, e con un Vettel in partenza verso altri lidi (Aston Martin) e con un Carlos Sainz in entrata, a formare dunque una line up giovanissima per il Cavallino Rampante.
In tutto ciò la stagione sportiva è ripartita e, se a marzo mi aveste detto tutte queste cose, io vi avrei riso in faccia perché mai avrei pensato di poter vivere questo turbinio di emozioni positive e negative in ambito sportivo visto il periodo in cui viviamo da 10 mesi a questa parte.
E dunque come augurio di Natale e propositi di fine anno, vorrei vivere le stesse emozioni che mi hanno accompagnato in questi mesi nel 2021. Anche di più possibilmente.
Auguri a tutti, e che il 2021 sia in controtendenza alle negatività del 2020.