Di: Geppino Balzano
Lo scivolone casalingo contro il Sassuolo ha creato qualche malumore negli addetti ai lavori che non hanno risparmiato, in modo molto sommesso, critiche a Gattuso. Al San Paolo, prima del Sassuolo di De Zerbi, era passato anche l’AZ Alkmaar nell’incontro valido per la UEFA League.
Dunque due flop casalinghi a distanza di pochi giorni l’uno dall’altro, con medesime caratteristiche. Gli Olandesi, con calciatori in possesso di ottime qualità tecniche, hanno attuato una difesa molto efficace e basata sul blocco delle corsie laterali. Bloccati gli esterni il gioco si e’ concentrato centralmente dove Osimhen veniva duramente contrastato dalla coppia dei centrali difensivi. La squadra “orange” rinunciava al possesso palla e si difendeva con dieci calciatori dietro la linea di palla per dar vita, appena potevano, a pericolose ripartenza. Probabilmente Gattuso non aveva previsto una simile tattica da una squadra olandese, da anni, maestri di bel gioco. Immediatamente però si e’ capito che Osimhen, ingabbiato ai 20 metri dalla porta avversaria, non avrebbe potuto esprimere le sue qualità migliori che sono l’esagerata velocità nell’attaccare, a campo aperto, spazi e profondità. E’ vero nessuno aveva potuto prevedere una situazione simile ma Gattuso ha impiegato troppo tempo per tirare fuori dalla contesa il nigeriano e sostituirlo con un centravanti con la fisicità di Petagna, le cui caratteristiche erano maggiormente idonee per tentare di scardinare la difesa olandese. L’altra incongruenza e’ stata quella di tenere in campo troppo a lungo un esterno basso a sinistra come Hysaj, un difensore di piede destro, bravo in marcatura ma nullo in fase di spinta e un vero disastro quando tenta di crossare con il piede sinistro. Gattuso, per quanto sia un allenatore a cui piace il gioco propositivo e’ pur sempre molto attento a dare equilibrio tattico alle sue squadre. Hysaj, rispetto a Mario Rui, ha caratteristiche difensive piu’ spiccate ma paga dazio, come già detto, quando bisogna spingere e mettere al centro precisi cross.
Nella seconda partita di UEFA Cup, giocata in campo esterno a San Sebastian in Spagna dove era facile presumere doversi difendere e agire in ripartenza, mettendo alla prova le qualità di Osimhen, Gattuso, decide di far riposare Il nigeriano e schiera Petagna dal primo minuto. Il centravanti, ex spallino, per un tempo e mezzo e’ costretto a sfacchinarsi in un duro lavoro di contenimento nella metà campo azzurra. Per lo stesso motivo, in posizione di esterno basso a sinistra ci si aspettava l’impiego di Hysaj e, invece in campo scende Mario Rui. Nel secondo tempo, a trenta minuti dalla fine, Osimhen sostituisce il distrutto Petagna e Hysaj l’affaticato Mario Rui. Il gioco del Napoli prende immediatamente quota meritando, alla fine, di vincere anche se solo di misura. Ma il risultato positivo non attenua il dissapore dei tifosi, il passo indietro del gioco e’ evidente. Con il Sassuolo il momento no degli azzurri viene confermato da una prestazione fatta di un lento possesso palla e un gioco privo della necessaria intensità e cattiveria. Qualche buona occasione mancata ad inizio partita e niente più. Con Insigne assente per infortunio, gli esterni Politano e Lozano si mostrano incapaci di superare i rispettivi avversari e Osimhen e’ nuovamente alle prese con gli stessi problemi patiti contro l’AZ. Da più parti questa squadra viene definita camaleontica ossia, in grado di mutare atteggiamento tattico a secondo delle caratteristiche dell’avversario di turno e quando necessario, anche durante la stessa partita. Forse e’ questo che molti non accettano avendo ancora negli occhi il gioco di Sarri. Personalmente penso che sia utile saper modellare l’aspetto tattico a secondo dell’avversario da affrontare ma ritengo che affinché questo produca risultati, bisogna mandare in campo calciatori le cui caratteristiche sposano meglio l’atteggiamento tattico dell’avversario. E il turnover? Va bene, ma va pensato tenendo presente il principio appena citato.
Il prossimo impegno vede il Napoli impegnato in Croazia contro il Rijeka domani, giovedì 5 ottobre alle 19.00. Stamani, prima della partenza, gli azzurri hanno sostenuto un lavoro di rifinitura al Centro Tecnico di Castelvolturno con una fase di torello seguita da esercizi finalizzati alla velocità e dalla verifica di situazioni tecnico tattiche. La sessione è stata chiusa da una serie di esercitazioni di calci piazzati. Dopo l’allenamento, nella tradizionale conferenza stampa, Gattuso ha voluto ribadire che non condivide le critiche ricevute dopo la gara con il Sassuolo, una gara in cui gli azzurri hanno avuto 6/7 occasioni da gol mentre i neroverdi di De Zeribi sono rimasti a guardare. La squadra e’ sulla buona strada e ora e’ tempo di concentrarsi sul Rijeka, squadra da prendere con le molle specialmente in casa. Il mister conclude rivelando che la formazione che scenderà in campo non si discosterà molto da quella utilizzata in Spagna. Per Insigne si deciderà domani se potrà essere anche solo parzialmente impiegato. I convocati sono: Meret, Ospina, Contini, Di Lorenzo, Ghloulam, Hysaj, Koulibaly, Maksimovic, Manolas, Rrahmani, Mario Rui, Demme, Elmas, Lobotka, Fabian Ruiz, Zielinski, Bakayoko, Lozano, Mertens, Petagna, Politano, Insigne.
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