–Motomondiale, l’incertezza regna sovrana–
Di Enrico Canino
Come stravolgere un campionato di motomondiale? Andate ad Aragon e ci pensa lui.
A parte gli scherzi, è successo di tutto in questo weekend; dal tempo (ricordate l’editoriale scorso su LeMans? Bene, portate tutto quello che ho scritto a quest’oggi, omettendo la pioggia), alle cadute, al Covid che entra a gamba tesa come Gattuso faceva ai tempi d’oro (e ci torneremo a breve), ai vincitori e infine alle classifiche delle tre categorie. Che per chi se lo fosse perso il campionato è a 4 gare dal termine.
Ma partiamo dal giovedì: Rossi si sente poco bene dal martedì, si fa testare e pronti via è in prima fila.. Per il virus. Non partirà per Aragon e nemmeno per settimana prossima. Lo rivedremo per la doppietta al Ricardo Tormo di Valencia. Buona guarigione per il Dottore. Che avrà nominato ogni santo del calendario. Perchè? Ve lo dirò più tardi.
Non finisce qui perché Tony Arbolino, che si gioca il mondiale di Moto3, viene fermato e contattato del fatto che hanno trovato un positivo sul suo aereo partente da Parigi. Lui è negativo ma il governo spagnolo incrocia le braccia e gli fa il muso. Oppure come Gandalf alla “Tu non puoi passare”. Scegliete voi la versione. Sta di fatto che lui rimane con un pugno di mosche, non corre ma tocca rimanere ad Aragon. Correrà prossima settimana però. Non questa. Perchè? Chi lo sa.
E la settimana per gli italiani non parte benissimo.
Venerdì pronti via e nella Moto3 Raul Fernandes gioca al pallottoliere per tutti i turni mettendosi primo e con un passo infernale per tutti quanti, così come al sabato quando si prende la pole di prepotenza. Vietti però gli sta attaccato e parte 2o con Arenas leader del mondiale 3o.
In Moto2 Lowes fa il Fernandes di turno e a forza di giri record si prende libere e qualifiche piazzandosi primo davanti al suo rivale in campionato Bezzechi e ad un ottimo DiGiannantonio su SpeedUp. Marini 7o e Bastianini 12o.
In Classe Regina invece la situazione è leggermente più equilibrata con le Yamaha che ne hanno più di tutti, le Honda che vanno un gran bene e le Suzuki che guardano da vicino le altre case. Ah si poi ci sarebbero le Ducati, ma io non le ho proprio viste.
Parentesi Q1 con le Ducati. Parto con il fatto dicendo che chi ne ha di più passa in Q2 e questo non ci piove. Ma il Dovi non è partito con pari opportunità. E lui è quello che si gioca il mondiale, non Petrucci. Una tattica come è solito fare il Team VR46 dove tira prima uno e poi l’altro non mi sarebbe parsa una sciocchezza. E invece parte 13o e giustamente lancia i guanti al rientro nei box. Il managment Ducati dovrebbe fare un corso sulla gestione delle risorse umane perché ho il dubbio che non sappiano relazionarsi con i loro piloti..
Alla fine gongola Quartararo primo, Vinales secondo, Crutchlow terzo e Morbidelli quarto con Mir che parte sesto.
Arriva la domenica ed è qui che succede di tutto.
In Moto3 vince Masia. Come Masia? Quello che era partito 17o? Si si proprio lui. Dietro di lui arriva Binder, partito 11o, lontano parente di quel pilota arrembante che stende tutti coloro che si trovavano sul suo cammino. Miglioramenti netti per lui che l’anno prossimo probabilmente ambirà a qualcosa di più che una singola vittoria. A chiudere il podio ci pensa Fernandes che dopo 4 pole e un’apparente idiosincrasia alle gare e alla bagarre, finalmente ci mostra le unghie ed i denti. Bravo bravo. Fenati migliore degli italiani (4o) che gioca a fare l’attendista e paga. Arenas solo 7o e rimane primo ma non approfitta dell’assenza di Arbolino, del 9o posto di Vietti e della bandiera bianca lanciata da Ogura solo 14o.
La Moto2 è stata un continuo sali scendi di emozioni. Navarro che alla prima curva rischia di rimanerci secco venendo evitato da tutti i piloti in partenza, Marini leader del mondiale che a 16 giri dalla fine si stende da solo, Bezzecchi che fa una gara magistrale e un ritmo altrettanto tale seguito da un Lowes mai domo, Diggia che è terzo e preme sui due, Bastianini che con Giovanni Sandi ed il suo solito coniglio dal cilindro rimonta.
Da questo punto cambia tutto. DiGiannantonio infila prima Lowes e poi Bezzecchi prima del rettilineo del traguardo, gira in curva 1 e si stende in curva 2. Iellatissimo, dopo un gran weekend dei suoi due alfieri (Diggia e Navarro). Un consiglio a Luca Boscoscuro dopo una stagione terribile: prenda il rosario e faccia una preghiera perché è veramente una stagione che contro la dea bendata non puoi vincere.
Cade il numero 21 e la corsa prosegue. Bezzecchi a 2 giri dalla fine stampa un 42.6 sensazionale, il commento si gasa.. Curva 2 però vuole essere protagonista e “fa cadere” pure lui. Da leader del mondiale provvisorio a quarto in classifica e a -25 da.. Bastianini! Perchè Lowes va si a vincere la seconda gara di fila e si mette secondo (da quarto in campionato) ma Enea va a prendersi un 3o posto in rimonta e festeggia podio e leadership del mondiale con due punti di vantaggio sull’inglese e 5 su Marini, che pur cadendo limita i danni e fa gli scongiuri per il prossimo round sempre sul circuito del Motorland de Aragon.
Rossi da casa avrà mandato tutti a quel paese. I piloti in Moto3 con risultati deludenti così come in Moto2, lui che con corre.. Poteva andare meglio.
La MotoGp è combattutissima. Morbidelli gira primo in Curva 1 ma va largo, ne approfitta Vinales che si porta dietro il francese. Precipita Cal che si vede 11o, recupera Rins che da 9o arriva 6o e Mir che guadagna una posizione così come Dovizioso ne prende ben cinque.
Poi il colpo di scena: Quartararo inspiegabilmente crolla. E crolla. E crolla. Ma tanto. Termina 18o, senza prendere nemmeno un punto. Mezzo disastro.
Le Suzuki ingranano e Rins scavalca Vinales, che perde posizioni e terminerà in 4a posizione. Chi si gioca il podio sono i due alfieri della casa di Hamamatsu Rins e Mir e poi il terzo che non ti aspetteresti mai: ALEX MARQUEZ. Parte 9o e zitto zitto incalza tutti. La sua moto, come quella dei due spagnoli, si gira in un fazzoletto. Ha la moto completamente in mano, la gira come vuole, stacca indiavolato e la ferma come fosse nulla. Un piacere per gli occhi ed una lontana parente da quella moto guidabile solo dal fratello e bellissimo oltre che emozionante vedere lui la a giocarsela per la vittoria. E se prima parlavamo dei problemi Ducati-pilota, Puig ci dovrà spiegare perché mettere alla porta Alex dopo nemmeno un gran premio e prendere al suo posto Pol Espargarò che ha fatto meno podi di lui.
Alla fine vince Rins con il brivido per Marquez era dietro minaccioso pronto a prendersi la vittoria. Mir termina terzo e chiude la gara PRIMO nel mondiale con 121 punti con un vantaggio di 6 punti su Quartararo (ecco il perché del mio “mezzo disastro”), 12 su Vinales e 15 sul Dovi che arriva 7o e perde una buona occasione per recuperare buoni punti lasciati per strada dal francese.
Prossima gara sempre nel deserto della provincia di Alcaniz e poi trittico iberico con doppietta a Valencia e poi round finale in Portogallo con la cornice del bellissimo (scusatemi ma sono di parte) circuito di Portimao.
Con 100 punti ancora in palio chi saranno i campioni 2020? I pronostici si sprecano, ma io vado con Arenas, Marini e Quartararo!