–Di Massimo Rosa–
Il personaggio di Giamburrasca è noto per le sue marachelle, una ne pensa e cento ne fa. A questo proposito mi viene in mente Aurelio De Laurentis, il presidente del Napoli Calcio, che, con i suoi atteggiamenti, alle volte un po’ guasconi, o con le sue parole magari pungenti, conquista gli spazi mediatici divenendone così un protagonista. D’altra parte è uomo di cinema, e non può quindi disdegnare la ribalta illuminata dai potenti riflettori (i quotidiani) che lo inquadrano, esaltandone il protagonismo del suo lirico ego.
Il fatto: Il nostro personaggio si è recato in sede della Lega serie A per dibattere sulle novità riguardanti le piattaforme mediatiche di domani con già dei sintomi premonitori, come si legge in questa dichiarazione:
“Ho sentito ieri De Laurentiis, in partenza verso Napoli e poi verso Roma. Era preoccupato, ha confuso i sintomi con un’intossicazione da frutti di mare. Ovviamente la febbricola ha dato la conferma che si trattasse del virus. Ora è già in terapia, ma vista la scarsità di sintomatologia può contenere il virus tranquillamente”. Così a Radio Punto Nuovo Vincenzo Mirone, Professore Ordinario di Urologia dell’Università degli studi di Napoli Federico II, responsabile scientifico della consulta medica SSC Napoli e responsabile degli screening attraverso tamponi Covid-19 per lo staff ed i giocatori del SSC Napoli…” e Mirone continua puntualizzando: “Che si debba dire che è andato lì alla Garibaldina, è l’ultimo uomo che gestisce così le proprie cose. Questo, tuttavia, ci insegna a tenere sempre la guardia alta. La mascherina deve essere indossata anche a distanze apparentemente sicure, può essere un insegnamento per il futuro”. (Askanews11 set 2020, 13:53)
Così intanto l’Italia presidenziale pallonara è in quarantena, ringraziando San Gennaro. Anzi Don Aurelio De Laurentiis.