Con Renzo Udali ci lega un’amicizia particolare, non pensate cose strane perché ne rimarreste delusi. Quella che ci lega si riferisce ad un fatto sportivo, cioè ad una finale di doppio del torneo dei giornalisti veronesi, una finale che sulla carta il sottoscritto ed il suo compagno erano dati nettamente favoriti, e invece contro ogni previsione dei bookmaker la finale la perdemmo inaspettatamente, regalando al buon Renzo una genuina felicità, tramutatasi tra noi, sin da subito, in una simpatica amicizia, che dura tuttora nel tempo. Massimo Rosa/Direttore
Who is Who
Renzo Udali, appassionato di fotografia, esordisce professionalmente nel 1985 seguendo momento dopo momento la storica cavalcata dello scudetto dell’Hellas Verona, divenendone così il cantore attraverso le immagini fissate dal suo occhio. Immagini bellissime capaci di regalare ancora momenti di emozione.
La sua professionalità è riconosciuta dagli addetti ai lavori, tanto da essere interpellato dalle diverse realtà mediatiche cittadine. Spesso viaggia attraverso l’Europa per seguire le vicende sportive delle società italiane impegnate nelle Coppe, sia esse di calcio che di basket.
Le sue foto sono pubblicate sul libro “Indagine sul mostro”, cioè il caso del pluriomicida Stevanin, edito da Sonzogno. Firma assieme ad un collega un progetto fotografico sulle carceri italiane. E’ il fotografo ufficiale dello Special Event “Fusione Fiat-General Motors”. Nel suo curriculum sportivo non manca il Golf, lavorando per il conosciuto Museo Privato Bisagno e realizzando il libro “Senza memoria non ci sarebbe un presente”. La sua capacità professionale lo porta addirittura dapprima a Beyrouth e quindi in Oman, dove firma 5 libri fotografici per conto dello Sceicco Al Shanfari, ex Ministro del Petrolio.
Se dell’Hellas Verona ne è stato il cantore dell’epica impresa dello scudetto, del ChievoVerona ha fermato e firmato le immagini più belle dei 17 anni di serie A.