Il fascino della tradizione
–i Alessandro Fontana/Redazione Gianni Brera-
Come ogni anno si rinnova la sfida per l’assegnazione della Calcutta Cup, uno dei trofei più antichi del rugby, la cui affascinante storia comincia nel subcontinente indiano, a fine Ottocento.
A quell’epoca l’India era stata annessa all’Impero Britannico e Calcutta, situata sul delta del Gange divenne un’importante base portuale per le colonie australi.
Il giorno di Natale del 1872 si tenne in città una partita di rugby tra due squadre, composte rispettivamente da 20 giocatori inglesi e 20 giocatori delle nazionali di Scozia, Irlanda e Galles.
Il successo ottenuto suggerì di ripetere la sfida sette giorni dopo.
Nel gennaio1873 venne così fondato il Calcutta Rugby Football Club, che ebbe però vita breve.
A causa della mancanza di nuovi giovani da inserire nella squadra e della contemporanea partenza del reggimento dell’armata britannica dalla città, a cui si aggiungevano un clima non proprio idoneo al gioco del rugby e l’ascesa della popolarità del polo e del cricket, nel 1878 il capitano e segretario G.A. James Rothney annunciò lo scioglimento del Calcutta Rugby Football Club.
I soci del club, prima di far ritorno in patria, decisero di fondere 270 rupie d’argento rimaste in cassa (valore 60 sterline) per realizzare un trofeo da donare alla Rugby Football Union (RFU), cui la squadra si era associata nel 1874.
Avrebbe dovuto essere un oggetto d’arte in ricordo della permanenza in India, perciò le monete vennero consegnate ad un artigiano locale che a mano cesellò l’opera secondo i metodi tradizionali.
La coppa, alta 18 pollici (45 cm) venne appoggiata su una base di legno su cui era applicata una targa che recitava “The Calcutta Cup, presented to the Rugby Football Union by the Calcutta Football Club as an international challenge cup to be played for annually by England and Scotland. 1878” (La Calcutta Cup, donata alla Rugby Football Union dal Calcutta Football Club come trofeo internazionale da contendersi ogni anno tra Inghilterra e Scozia. 1878).
I tre manici assumevano invece la forma di cobra reali mentre sulla sommità del coperchio era stato posto un elefante, simbolo dell’India.
Nel 1878 solo Inghilterra, Scozia e Irlanda avevano delle nazionali, anche se l’Irlanda non segnò un solo punto negli otto match disputati durante il decennio.
Fu così che a partire dal 1879 la Federazione decise di restringere la competizione alle sole Inghilterra e Scozia.
Oggi la Calcutta Cup oggi viene assegnata esclusivamente nelle partite valide per il Sei Nazioni.
Nel 1988, dopo una vittoria dell’Inghilterra, alcuni giocatori delle due squadre (identificati poi nell’inglese Dean Richards e nello scozzese John Jeffrey) “maltrattarono” la coppa usandola come un pallone da rugby per le strade di Edimburgo, probabilmente sotto i fumi di una bevuta da terzo tempo.
Le foto ed i video presenti su PANATHLON PLANET sono state in parte prese da Internet, e quindi valutate di pubblico dominio. Se i soggetti o gli autori avessero qualcosa in contrario alla pubblicazione, basterà segnalarlo alla Segreteria di redazione: segreteria.redazione@panathlondistrettoitalia.it, che provvederà prontamente alla rimozione delle immagini utilizzate.