-di Fabrizio Pasquali–
Grandi manovre all’inizio del ’67, sia per cambi di piloti fra Team, che per innovazioni tecniche di assoluto rilievo.Ma, come d’abitudine, procediamo con ordine: G.Hill lascia B.R.M. per Lotus ove affianca J.Clark. In tutta la storia della F.1 mai un Team ha avuto fianco a fianco due campioni di tale caratura; bisognerà attendere infatti oltre un ventennio per ritrovare un binomio simile, quando McLaren schiererà Senna e Prost assieme.
Surtees si dimostra ancora l’anima inquieta che avevamo già conosciuto nella scorsa puntata, lasciando Cooper per Honda.
Ma l’aspetto più importante, la vera grande novità dell’anno, si trova nell’ambito tecnico: debutta quel mitico Ford Cosworth che per oltre quindici anni costituirà il punto di riferimento per tutti i propulsori dei Team inglesi.
Novità anche nel punteggio che consente di scartare due soli risultati, uno nella prima frazione della Stagione, l’altro nella successiva: ne trarranno particolare vantaggio le vetture più affidabili ed i piloti “regolaristi”.
Inizio in sordina per Lotus ( motorizzata ancora con i vecchi B.R.M.-Climax ), ma anche dopo il debutto in Olanda del nuovissimo Cosworth, le cose non cambieranno di molto, dato che la nuova Lotus 49 è sì perfetta, ma solo sulla carta, peccando infatti di troppe innovazioni che ne comprometteranno la stagione.
Brabham e Hulme, veri mastini in pista, regolaristi come pochi, ne approfitteranno per mettere in cascina punti pesanti.
Vittorie in Francia e Canada per “Sir Jack”, mentre a Monaco ed in Germania avrà la meglio Hulme.
E lo “Scozzese volante” cosa starà facendo ? Clark, pur vincendo quattro G.P., ( Olanda, G.Bretagna, Stati Uniti e Messico ), non sarà così regolare negli altri, affiancato per altro da un G.Hill in ombra che porterà al Team solo due secondi posti ( Monaco e U.S.A.).
Jim farà vivere, da par suo e come tutti i grandissimi, momenti indimenticabili come a Monza, quando dopo aver recuperato un giro su tutti , si ferma per mancanza di carburante a pochi chilometri dalla vittoria.
Strani soggetti gli assi dello sport ed in particolare quelli del volante, dato che spesso raccolgono assai meno di quanto potenzialmente nelle loro mani: si pensi a Moss prima ed a Gilles Villeneuve poi, solo per citare nomi noti a tutti.
Fa eccezione, ma erano altri tempi, Tazio Nuvolari che accanto all’ardire, aveva un acuto senso tattico ed una formidabile astuzia che sapeva utilizzare nel migliore dei modi, monetizzando il tutto con un “palmares” di vittorie inarrivabile.
Anno nerissimo per Ferrari e soprattutto per il nostro Lorenzo Bandini che a Montecarlo, vittima di un tremendo incidente, rimarrà tanto gravemente ustionato da perdere la vita dopo alcuni giorni di inferno.
La stagione agonistica si chiude quindi vedendo ai primi due posti il Team Brabham-Repco, con Hulme iridato e ”Black Jack” magnifico secondo.
Citiamo per completezza i piloti vittoriosi di G.P. e quelli particolarmente distintesi nella stagione agonistica : Rodriguez, primo in S.Africa, Surtees trionfatore, in polemica con tutti, a Monza, Gurney dominatore in Francia, ed Amon accreditato di ben quattro terzi posti.
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