-Da oggi Panathlon Planet si arricchisce di una nuova rubrica dedicata alle auto storiche, il sogno sempre vivo di molti “ragazzi” di qualche tempo fa. La chiameremo “Ruote d’Oro” e sarà affidata a Roberto Gerosa, già presidente del Panathlon Verona 1954, personaggio assai noto tra gli appassionati di queste auto senza tempo. Così questa sua passione la mette al servizio di Panathlon Planet.
Who is who Roberto Gerosa di professione è consulente finanziario. Ma dietro questo lavoro tranquillo c’è un uomo di coraggio. Infatti il servizio militare lo ha visto come allievo ufficiale di cavalleria nella Scuola di ardimento (volo d’angelo), nella Caccia Carri, nella N.B.C., acronimo di Nucleare, Biologica, Chimica, e nell’Armeria. Tra i suoi hobby quello di collezionare orologi meccanici anni ‘50/’60/’70. Ma ciò che maggiormente risveglia il suo ardimento giovanile sono le corse con le auto storiche, dove più vote premiato. Tra le numerose cariche anche quella di Presidente del Panathlon Verona 1954, Vice presidente Aci Verona Storico, e Vice presidente del Veteran Club Bernardi (Asi).
Nei Paesi anglosassoni la disciplina della Museografia si occupa della struttura architettonica, dell’allestimento delle varie collezioni e delle soluzioni espositive. In Italia si inizia a parlare di Museologia dal dopo guerra, differenziandola dalla Museografia; museologia è infatti lo studio nato nel 1955, che si occupa della storia dei musei, degli aspetti conservativi, della struttura, del funzionamento nonché della natura e del ruolo sociale del museo. Mentre nel settecento quest’ultimo rappresentava unicamente un luogo di didattica e cultura, oggi ha raggiunto anche lo scopo di interazione con il pubblico. Un aneddoto ricorda Cicerone che descriveva i vari acquisti forzati ed i furti portati avanti da Verre “Contro Verre” trovandosi a proprio agio nel punto di collezione dove coronava un momento di meditazione .
Tornando ai musei attuali, oltre a quelli di arte e quant’ altro, esistono diversi musei di collezionismo storico di automezzi che, grazie all’ intuito ed alla lungimiranza di alcuni appassionati, furono salvati dal loro inevitabile degrado o dalla loro inclemente demolizione. Molti di questi musei li possiamo trovare grazie anche al recente lavoro dell’ equipe coordinata dal giornalista Danilo Castellarin quale presidente della Commissione Storia e Musei (www.museiasi) istituita dall’ ASI (Automotoclub Storico Italiano) il cui presidente è il dr. Alberto Scuro. A questo Ente Federale, nato nel settembre del 1966 a Bardolino (VR) dalla fusione del Veteran Car Club d’ Italia con sede a Torino e la FIAME con sede a Milano, risultano Soci le associazioni non commerciali e senza scopo di lucro con fini analoghi all’ Ente e i Registri di marca e modello .
Le finalità dell’ ASI sono quelle di sostenere e tutelare gli interessi generali della motorizzazione storica italiana, valorizzandone l’ importanza culturale, storica e sociale. Promuove inoltre la conservazione ed il recupero di qualsiasi veicolo a motore che abbia almeno vent’ anni. Molti sono gli appassionati di questo settore, più, meno e diversamente giovani che si cimentano in restauri a volte economicamente azzardati ma spesso gratificanti.
Fasi di un recupero di un’Alpine Renault A 110-1600 S
Oggi, grazie ad alcuni Registri storici e in modo particolare all’ ASI, è possibile tramite i vari club federati avere informazioni in merito al restauro dei mezzi, alle facilitazioni sulla circolazione che il Legislatore ha riconosciuto per la valenza storica e culturale, per ottenere agevolazioni assicurative e/o fiscali come la tassa di possesso che per i mezzi (uso non commerciale) con un minimo di trent’ anni, è automaticamente esentata in tutta Italia, mentre per quelli dai 20 ai 29 può essere esentata in poche Regioni o ridotta del 50% in tante altre, come in Veneto.
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