-di Fabrizio Pasquali–
Case che vanno, altre che nascono; così potrebbe iniziare il racconto del 1963 per la clamorosa uscita di scena di una Marca come Porsche e tutto il dire che ne conseguì.
A dire il vero, i comunicati furono laconici e dopo tanto parlare da parte degli sportivi dell’epoca, a quarant’anni di distanza si può brevemente asserire che gli interessi tedeschi erano posti altrove, in particolare verso le Gran Turismo e Sport, oltre ovviamente alla diffusione notevole delle vetture che poterono così gareggiare anche nella categoria denominata “Turismo speciale o preparato”.
Fra le nuove, avevamo già incontrato Brabham e Lola nello scorso ’62 progettate rispettivamente da Ronald Tauranac (ma con il controllo assoluto di “Black Jack” tradizionalmente fedele al telaio in traliccio tubolare), e da Eric Broadley che mette in pista un mezzo sicuramente più innovativo.
E Colin Chapman cosa fa uscire dal cappello? Già nel ’61 aveva concepito la monoscocca (scocca autoportante al posto del telaio) che poi diventava la Lotus 25 già vista assai competitiva con Clark lo scorso anno.
La novità è facilmente immaginabile dato che si parla di concezioni del tutto simili alle attuali; resta però il fatto che l’abitacolo angusto e basso del pilota, tutto “annegato” nei serbatoi di carburante, costituiva un elemento di pericolosità, in caso di urto, non comune, vanificando di fatto quei (per altro pochini…) progressi in sicurezza guadagnati nel corso degli anni.
L’altra importante novità dell’anno è la scissione in Casa Ferrari, o meglio l’esodo del Capo Progetti ing. Chiti verso altri lidi. Le idee sono ambiziose, gli “sponsor altrettanto (Ortiz Patino,Volpi di Misurata, Giorgio Billi) con P.Hill e Baghetti al seguito ad emigrare verso la nuova Casa denominata “A.T.S.” ( acronimo di Automobili Turismo e Sport).
Ma i due Piloti sono destinati alla “panchina” nell’ aspettare tutta una stagione il debutto del tutto sconfortante della nuova nata ed il suo ritiro che avviene qualche mese dopo.
Dispiace ricordare a distanza di tempo questo ”flop” anche perché Chiti è sempre stato una figura interessante che meritava certo ben altre soddisfazioni progettuali.
Vediamo allora le “formazioni delle Squadre”: B.R.M., Campione del Mondo con G.Hill e Ginther; Lotus con Clark; Ferrari con Mairesse, Bandini e Scarfiotti; Cooper (Ufficiale) con McLaren e Maggs; Cooper (di Walker) con Bonnier; Brabham , sulla sua vettura, si avvale del tenace Gurney.
L’apertura è a Montecarlo ove G.Hill inizia la serie di quelle che passeranno alle cronache motoristiche come le “cinque vittorie consecutive” seguito in parata dal compagno Ginther.
Sarà per altro un fuoco di paglia dato che già in Belgio Clark si confermerà quel “tritatutto” che, ove la vettura tenga, non avrà rivale alcuno.
Oltre al Belgio saranno suoi i Gran Premi di Olanda, Francia, G.Bretagna, Italia, Messico e Sud Africa; secondo in Germania e terzo negli U.S.A., come a dire 73 punti (di cui validi 54) a 29 (G.Hill secondo classificato nel Mondiale Piloti): serie fantastica ed unica nella storia della F.1 (non in valore assoluto, ma come rapporto punti/corse disputate).
Vi è un G.P. che vale la pena di ricordare per esprimere un’idea delle capacità dello “Scozzese volante”: Watkins Glen (U.S.A.). La sua vettura si spegne alla partenza e si riavvia solo quando gli altri piloti stanno concludendo il primo giro: Clark, con oltre quattro chilometri di handicap, rimonta fino a classificarsi terzo alle spalle della Coppia “targata”B.R.M., G.Hill e Ginther.
Da segnalare, oltre le belle prestazioni della B.R.M. , che per altro si dimostra più affidabile con Ginther ( cinque podi su dieci G.P.) rispetto a G. Hill, la vittoria di Surtees al massacrante Nurburgring a conferma del progresso della F 156 soprattutto nel telaio ricordato con il nomignolo di “Aero”.
Agli altri Team qualche podio rimediato da McLaren (Monaco, Belgio e Monza), Gurney (Belgio, Olanda e Sud Africa), Brabham (Messico) e Maggs (Francia).
Classifica Piloti: 1. Clarck; 2. P.Hill; 3. Ginter; 4. Surtees; 5. Gumey
Classifica Marche: 1. Lotus-Climax; 2. BRM; 3. Brabham-Climax; 4. Ferrari
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