-di Enrico Brigi–
In questo momento nel quale tutto lo sport si è fermato a causa del coronavirus, l’unica disciplina sportiva della quale si parla ai fini di una potenziale ripresa sembra essere solo il calcio. A causa di questa imprevista pandemia, per evitare di mettere a repentaglio la salute di atleti, addetti ai lavori e spettatori, molti sport hanno rinviato i loro più importanti eventi. L’annullamento ha coinvolto Gran Premi di Formula Uno, prestigiosi tornei di tennis come Roland Garros e Wimbledon, gli Europei di calcio e le Olimpiadi, di gran lungo l’evento sportivo per eccellenza.
Il mondo del calcio, tuttavia, campionati europei a parte, non ha ancora rinunciato alla ripresa dei rispettivi tornei nazionali e della fasi finali delle coppe europee. Anzi, l’intenzione che trapela dalle dichiarazioni dei vari esponenti, sembra proprio quella di ripartire per portare a termine campionati e coppe, mettendo in preventivo l’ipotesi di giocare da giugno ad agosto, mesi solitamente dedicati alle meritate vacanze, prima, e alla preparazione per la stagione successiva, poi. A tal proposito, hanno sicuramente destato attenzione le parole di Federica Pellegrini. La grande nuotatrice italiana, infatti, parlando dell’attuale situazione ha commentato «La salute viene prima di tutto, ma se si riparte, riapriamo per tutti i professionisti. In questi giorni, invece, sento parlare solamente di calcio. Mi spiace molto» parole che hanno evidenziato il suo comprensibile malessere.
Difficile dare torto alla “Divina”. In questo periodo, il calcio non si è ancora arreso ma, soprattutto, quando si parla di ripresa l’acceso dibattito verte solamente su questa disciplina. Il grido di aiuto lanciato dalla campionessa veneta non può e non deve rimanere inascoltato. Sicuramente il mondo del calcio muove un sacco di interessi, soprattutto economici, tuttavia è sicuramente sbagliato porre in secondo piano il resto delle discipline sportive. Lo sport, inteso nella sua globalità senza esclusione alcuna, vuol dire entusiasmo, aggregazione, passione, divertimento. In questo momento, dove prima o poi servirà ripartire, anche l’emisfero sportivo può rappresentare un viatico importante in grado di stimolare la voglia di andare avanti. Dimenticarsi di questo rischia di diventare un errore madornale.
Se volete comunicare con PANATHLON PLANET, scrivete a:segreteria.redazione@panathlondistrettoitalia.it