-ORONZO PUGLIESE, colorito allenatore degli anni ’50/’60
di Francesco Schillirò
-Avevo appena tre mesi quando Oronzo Pugliese nel 1950 è venuto ad allenare il Messina.
Certo l’ho appreso successivamente, quando mi sono incuriosito a questo personaggio ruvido ma onesto e gran lavoratore, dato che si era permesso di sconfiggere la mia squadra del cuore, l’Inter.
Ha allenato in un periodo dove dominava HH1 che non è un virus, ma l’acronimo del mago Helenio Herrera, mitico allenatore dell’Inter Campione del mondo.
Da ciò è nato per Oronzo Pugliese l’appellativo di “Mago di Turi” .
Turi è un comune della città metropolitana di Bari posto sull’alto piano della Murgia ed il nostro mister nato da famiglia contadina, ha sempre mantenuto i i sani principi di onestà intellettiva e semplicità acquisiti in origine.
Alcune volte diventava irascibile ed irrefrenabile, ma aveva la forte caratteristica di far uscire il meglio ai suoi calciatori. Era folcloristico e superstizioso, e prima di sedersi in panchina, spargeva con gesto scaramantico, il sale attorno.
La sua carriera di allenatore, dopo una non ai vertici di calciatore, iniziò in Sicilia nella Leonzio nel 1939.
Nel Messina nel campionato 1949/50 ottenne la promozione in serie B.
Ma fu con il Foggia che raggiunse la fama, portando la squadra dalla serie C alla serie A (1961/64) con un gioco che allora veniva definito “maschio” e che ha incuriosito tutta l’Italia.
Non amava i giocatori stranieri perché diceva che a stento riusciva a capirsi con gli Italiani, usando spesso lo slang barese.
Dal campionato 1965/66 al 1967/68 allenò la Roma ma con alterne fortune.
Successivamente allenò altre squadre, per finire la sua carriera nella Crotonese nel campionato 1977/78.
P.S. Oronzo Pugliese ispirò a Lino Banfi il personaggio di Oronzo Canà