–Perché anche l’attività fisica che possiamo svolgere a casa in questo periodo può avere risvolti positivi?
Di Francesca Tibaldi
Nella definizione stessa di salute dell’individuo come condizione di benessere fisico e psichico dovuta a uno stato di perfetta funzionalità dell’organismo, si sottende l’importanza e il legame tra esercizio fisico e benessere biologico e psicologico. La World Health Organization (1997) definisce l’attività fisica in modo ampio e comprensivo includendo tutti i movimenti corporei quotidiani svolti nel corso di attività sportive, ricreative e lavorative e durante l’esercizio. E ancora l’attività fisica è stata definita come <<ogni movimento corporeo che produca un sostanziale aumento della spesa energetica a riposo>> tale da produrre benefici sul piano della salute.
All’interno della generale definizione di attività fisica, viene anche frequentemente operata una distinzione tra attività non strutturata e attività strutturata. La prima comprende tutte le attività abituali della vita quotidiana che richiedono un dispendio di energia, come per esempio camminare, fare le scale, muoversi con la bicicletta, fare giardinaggio, i lavori domestici o di artigianato. Per attività fisica strutturata si intende la partecipazione a programmi di attività fisica pianificati, comunemente disegnati per implementare la forma fisica. Di norma quest’ultima è indicata con esercizio fisico. Si contraddistingue soprattutto in base alla modalità, continua o discontinua, all’intensità, alla frequenza, alla durata. L’intensità può essere espressa in termini relativi o assoluti.
Quando è espressa in termini assoluti ci si riferisce al numero di kJ/min. consumati o alle alterazioni del metabolismo basale. L’intensità relativa invece è una percentuale del massimo consumo di ossigeno dell’individuo o della frequenza cardiaca massima. Per esercizio aerobico si intende un esercizio di intensità relativamente bassa e di lunga durata che coinvolge numerosi gruppi muscolari. Senza entrare nello specifico della fisiologia dello sport, interessa osservare in che modo l’esercizio fisico può influire sul funzionamento
• cognitivo
• sul tono dell’umore
• sulla resistenza agli agenti stressanti
• sul concetto di sé.
Un primo requisito ritenuto fondamentale per massimizzare i benefici psicologici dell’esercizio è il divertimento di chi lo pratica. Se l’esercizio è spiacevole, sembra improbabile che i soggetti si sentano meglio dopo avervi partecipato. Inoltre, l’esercizio essere di tipo aerobico, non enfatizzare la competizione interpersonale, essere temporaneamente e spazialmente certo e includere movimenti ritmici e ripetitivi. Il punto più controverso riguarda però l’intensità dell’esercizio. L’esercizio di elevata intensità che tipicamente apporta i massimi benefici sul piano della fitness, non sembra invece essere associato con benefici sul piano del benessere psicologico così consistentemente come invece l’esercizio moderato o anche di bassa intensità. Pare quindi che anche cinque minuti di camminata o 15/ 20 minuti di esercizio, svolti con frequenza regolare, abbiano un sostanziale risvolto positivo sull’umore. La regolarità rende capace il soggetto di praticare il proprio esercizio con il minore sforzo fisico rendendo minima la probabilità di stati di affaticamento e dolori muscolari. Al contrario, l’esercizio di alta intensità e lunga durata che viene tipicamente messo in atto durante le competizioni sportive sembra non essere associato con alcun beneficio, o addirittura con il peggioramento dell’umore. Le caratteristiche dell’esercizio che si associano al raggiungimento dei suoi effetti positivi maggiori sono:
• divertente
• aerobico
• non competitivo
• media intensità
Cosa si può fare concretamente?
Quale tipo di esercizio fisico possa corrispondere alle caratteristiche sopra elencate è anche un dato molto soggettivo e che deve essere considerato in base alle possibilità pratiche e agli attrezzi di cui si dispone nel proprio spazio. Cose semplici anche come fare le scale di casa in salita e discesa per 5/6 volte, alternando la salita con il piede destro o sinistro, a balzi su un piede solo, a piedi uniti; correre sul posto mentre si ascolta la musica preferita… infiniti programmi sono seguibili on line. Muovetevi, anche poco, ma muovetevi, il beneficio crescerà poco alla volta e probabilmente diventerà un “vizio” a cui non saprete rinunciare anche a quarantena passata.