–Enrico Brigi è una new entry di PANATHLON PLANET. Enrico è un acquisto particolare, anzi storico, è infatti il primo socio del Panathlon, giunto dopo avere scoperto il sito web ed averlo studiato.
Così da qualche giorno è anche entrato nella nostra redazione oltre che nel Panathlon Verona 1954.
Ironia di questo fatto è che Enrico siede in tribuna stampa del Bentegodi nella fila alle mie spalle, senza sapere sino a una settimana fa dell’esistenza di www.panathlondistrettoitalia.it . E’ stato digitando Panathlon che gli è saltato fuori il Distretto Italia, posizionato immediatamente dopo l’International.
WHO IS WHO
Enrico Brigi, quasi laureato, nella vita di tutti i giorni lavora in banca, ma il suo pallino è il giornalismo sportivo, che pratica quotidianamente essendo direttore di un paio di testate: TuttoHellas e Il Nazionale.net, ora redattore anche di PANATHLON PLANET. Nel suo trascorso sportivo si legge che ha praticato calcio dal settore giovanile sino alla Prima Divisione, come è stato anche allenatore, insegnando dai più piccoli sino agli Amatori.
L’emergenza coronavirus, scoppiata in maniera preponderante nelle ultime settimane, ha sparigliato le carte nella nostra vita di tutti i giorni. Tra gli effetti più immediati c’è sicuramente il danno economico, per il quale è difficile valutarne, almeno per ora, la reale portata. Al momento siamo ancora nel campo delle ipotesi e delle previsioni che, comunque, sono tutt’altro che beneauguranti. Anche il mondo del calcio si trova naturalmente a dover fare i conti. La causa scatenante è senza dubbio la decisione presa dalla Lega, su input del governo, di disputare tutti gli incontri a porte chiuse fino al 3 aprile.
Per la serie A il danno maggiore riguarda l’eventuale rimborso dei biglietti. Per dare un’idea, la partitissima Juventus-Inter vede sfumare un incasso di oltre tre milioni di euro. La situazione, tuttavia, appare molto variegata. Società come ad esempio il Milan o il Verona sono pronte a rimborsare in toto mentre altre come Sassuolo e Udinese paiono intenzionate a restituire la sola quota parte relativa agli abbonati. La Juventus, peraltro, quella sulla carta maggiormente danneggiata, non ha ancora assunto alcuna decisione in merito.
Mentre la serie A può sempre “salvarsi in corner” con i diritti tv, la Lega Pro si trova in una situazione drammatica in quanto non può contare su alcun introito dalle televisioni. Le porte chiuse, in sostanza, rischiano di mandare all’aria la quasi totalità delle società, che fondano le loro maggiori entrate proprio sui biglietti venduti. Su tutti i club, comunque, pende anche la spada di Damocle del Codacons, pronto ad avviare una class action in caso di rimborsi parziali ovvero di mancata restituzione.
La speranza, a questo punto, è che con il prossimo 3 aprile si possa tornare alla normalità. La prospettiva di un prolungamento dell’emergenza o peggio ancora, come qualcuno inizia a prospettare, l’ipotesi di un blocco temporaneo dei campionati, è una soluzione alla quale nessuno, almeno per ora, intende pensare.