-UN VIAGGIO ALL’INTERNO DELLO STADIO DEL REAL MADRID-
SANTIAGO BERNABEU
Martina Rigo Cicerone in questo insolito tour
Certo è che se il Santiago Bernabeu fosse un castello da espugnare sarebbe uno di quelli che solo a guardarlo mette soggezione.
Lo stadio è immenso grigio fumo con due piccole “torri” che si ergono ai lati. Sono le dieci e mezza e alla biglietteria c’è una coda chilometrica tutti desiderosi di effettuare la visita guidata: la nostra inizia alle 12.00. Preparate la macchina fotografica.
Lo stadio venne eretto nel 1924 e si chiamava “Vecchio Stadio Chamartin” poteva contenere 15.000 spettatori e il Real Madrid vi giocò per 23 anni. Successivamente il presidente Bernabeu iniziò i lavori per creare uno stadio con una capacità di 100.000 posti e, inaugurato nel 1947, venne chiamato “Nuovo Stadio Chamartin”; nei sette anni successivi aumentò la capienza di altri 25.000 posti. Il presidente Santiago Bernabeu morì nel 1954 e lo stadio prese il suo nome.
I lavori di ampliamento continuarono in occasione dei mondiali di calcio del 1982, l’edificio venne rinnovato e la capacità definitiva di posti è di 85.000 persone.
All’interno dello stadio c’è il museo delle glorie del Real Madrid (premiato come miglior club del 21° secolo) ove si possono ammirare tutte le coppe vinte durante le competizioni, gagliardetti delle squadre avversarie, foto ricordo di tutti i giocatori che hanno preso parte alla storia del Real, scarpe indossate e persino la prima palla di calcio con cui hanno giocato che pesava, bagnata, circa 2 kg…In un’ala del museo vi sono anche i trofei delle squadre di basket e di rugby del Real.
Venite, il nostro giro continua.
Eccoci all’interno, nel cuore pulsante dello stadio: il campo da calcio, lascia senza fiato senz’ombra di dubbio.
Il Real ha un campo per ogni squadra dai pulcini alla serie A, accanto al Bernabeu c’è lo “stadio delle riserve” che è l’ultimo passo prima della grande squadra.
La copertura dello stadio si può ammirare in tutta la sua grandezza dalle comodissime poltrone bianche e riscaldate destinate a dirigenti e presidenti, parquet sotto di noi, of course.
Il tour continua negli spogliatoi degli avversari, dove apprezziamo (e invidiamo) le vasche idromassaggio, le docce emozionali e i lettini per i massaggi; gli spogliatoi del Real non si possono vedere ma veniamo informati che in quelli vi sono anche Jacuzzi e saune…
La visita finisce in un’immensa sala stampa dotata di ogni tipo di tecnologia dove, non lo nascondo, anche una scribacchina come me può sognare in grande. Prima di andare non dimenticate, magie del fotomontaggio, di fare una foto con il vostro giocatore preferito o con la coppa dei campioni.
La visita è conclusa. Speriamo vi sia piaciuta.
Martina Rigo