-di Paolo Avezzù –
“Rovigo è diventata casa mia grazie a delle persone meravigliose”. Parole magnifiche pronunciate da Simona Sorrentino, 22enne cestista siciliana della Nazionale Sorde, e rivolte alla presidente della Rhodigium basket, Maria Paola Galasso, al vice Enrico Milan e alla compagna di squadra Valentina Stoppa.
Quella di giovedì 6 febbraio è stata una serata speciale all’Hotel Cristallo nella conviviale del Panathlon di Rovigo, il basket, l’inclusione, la forza di volontà e la voglia di mettersi in gioco, sono stati i veri protagonisti.
Conviviale che è cominciata con l’ingresso di una nuova socia del service rodigino, la professoressa Pia Poliero. Ex cestista, alla docente va il merito di aver portato a Rovigo il Liceo Scientifico ad indirizzo sportivo, una novità che nel corso degli anni ha riscosso un grande successo.
Il presidente del Panathlon di Rovigo, Gianpaolo Milan, poi ha relazionato il club sull’attività sociale dell’anno scorso, e tracciato le linee programmatiche del 2020. Nel corso della serata è stato anche approvato il bilancio consuntivo, e la quota dei soci.
Direttivo che è composto dal past president Federico Cogo, Raffaello Salvan (segretario), Elisa Madrigrano (tesoriere), Giancarla Fiocco e Giuliano Govoni (vicepresidenti), Paolo Avezzù (addetto stampa), Francesco Lanzoni (consigliere), Gianfranco Frigato (cerimoniere), Vincenzo Altieri (Presidente del Collegio dei Revisori), Umberto De Filippo (Componente del Collegio dei Probiviri) e Massimo Zanella (Componente Collegio dei Revisori).
Nel corso della serata è stato fatto anche un annuncio importante, il Panathlon di Rovigo, oltre al consueto premio Fair Play, nel corso della prossima edizione del Torneo Aldo Milani, consegnerà un secondo riconoscimento. Il premio intitolato a Milto Baratella (ex giocatore, allenatore e dirigente della Rugby Rovigo), verrà assegnato al tecnico più professionale ed empatico.
Poi spazio al basket e alla Rhodigium che nel campionato di Serie B attualmente è seconda, ma l’appetito vien mangiando “Noi ci crediamo, sono una competitiva per natura e voglio vincere il campionato” le parole di Valentina Stoppa, che con San Martino di Lupari ha vissuto da protagonista tutte le promozioni fino alla massima serie. Vanta un curriculum di tutto rispetto, con 11 stagioni in serie A1 e A2 tra le file di Vicenza, Cagliari e San Martino. E’ l’unica giocatrice in Italia ad aver militato in tutte le categorie con la stessa franchigia.
Rhodigium basket che si appresta a celebrare i 10 anni di vita, società nata dalla volontà di alcuni genitori, Maria Paola Galasso con entusiasmo ha coinvolto città e sponsor, attualmente la società punta diritto verso i 400 tesserati, una serie infinita di squadre giovanili e centri di formazione e reclutamento in giro per frazioni, alla conviviale era presente anche Gustavo De Filippo (Responsabile Minibasket). Una realtà consolidata ed in piena espansione, una società che guarda oltre allo sport, e che è protagonista anche di molte altre iniziative in campo culturale e sociale.
Sono le stesse giocatrici che militano in Serie B ad allenare i mini cestisti, anche Valentina Stoppa e la vulcanica Simona Sorrentino, che nel corso della serata, con grande entusiasmo ha parlato dell’esperienza azzurra. La siciliana ha già giocato gli Europei di Salonicco del 2016, le Olimpiadi per non udenti in Turchia, i mondiali per non udenti U.21 di Washington nel 2018 ed è da poco reduce dall’Euro Cup di Mosca dove ha conquistato la medaglia d’argento.
“Rappresentare il proprio paese è qualcosa di unico, un’emozione enorme”. A Rovigo c’è arrivata quasi per caso, studiando a Ferrara, e non avendo voglia mollare il basket, l’azzurra stava cercando una squadra, la Rhodigium l’ha accolta a braccia aperte. Simona Sorrentino è la giocatrice della Nazionale Sorde che milita nella serie maggiore, la Serie B. Una protesi di ultima generazione le consente di vivere una vita normale, rispetto ad altre compagne di Nazionale, “Ma devo ringraziare i miei genitori che mi hanno supportato in tutto”, dall’età di 3 anni ha un handicap, ma Simona ha insegnato a tutti che si può superare.
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