Dorothea Wierer certifica la sua leadership ai Mondiali di biathlon di casa, sulla pista che conosce come le sue tasche, e vince un oro nell’inseguimento che rappresenta la sua opera migliore, quella inseguita, voluta e vinta con grande carattere e una freddezza impressionante.
L’arrivo di Dorothea è un autentico trionfo, con lo stadio tutto per lei, che la campionessa di casa saluta ed omaggia a braccia alzate. Era il sogno di bambina che diventa oggi la più splendida realtà.
Partita settima dopo la sprint, Dorothea è salita gradualmente grazie alla precisione e alla velocità al tiro e ad un fondo ordinato e potente.
La rivale diretta, la norvegese Roiseland, tiene il passo fino all’ultimo poligono, un po’ ventoso, che costringe Dorothea all’errore, subito pareggiato anche da un errore della norvegese. Poi l’ultimo tiro, quello decisivo. Dorothea si ferma, non azzarda il tiro. Ragiona e spara solo a colpo sicuro, centrando il bersaglio. Cosa che Roiseland non fa e neppure Herrmann, pericolosa nella sua rimonta. Così l’azzurra parte sola, verso il traguardo posto a soli due chilometri. Ed è una cavalcata trionfale. Si capisce subito che non sarà più ripresa da nessuna, e così è. Come si dice, non ce n’è per nessuno: Dorothea Wierer rivince l’inseguimento ad Anterselva, esattamente come un anno fa ai pre Mondiali, ma questa volta è un trionfo che vale oro. E’ il secondo titolo Mondiale individuale per Wierer, che vince con il pettorale giallo di leader della Coppa del mondo.
Una campionessa assoluta, che era attesa, nella gara di casa, e che non ha tremato: anzi si è esaltata ed ha fatto esultare tutta l’Italia tifosa e appassionata.
Da fisi.org