Nel finale l’esordio di Daniel Maldini
Sfida avvincente, anche per i contorni di una classifica che vede entrambe le contendenti in odore di zona Uefa. Il Milan sconta defezioni. In cabina di regia non c’è Bennacer squalificato ma l’assenza che fa notizia riguarda Ibrahimovic: lo svedese si arrende per noie muscolari oltre che influenzali. Tanto meglio per Juric che può godersi un avvio rilassato in virtù dell’improvviso uno a zero del Verona (13′) che va nozze con il tocco sotto di Faraoni dopo la ‘promessa’ dalla sinistra di Zaccagni. Troppo poco Milan a centrocampo, tanto bel Verona in quella zona in virtù di una buona chimica tattica sul banco di lavoro di Veloso e Amrabat.
I rossoneri, con Calhanoglu balbettante in cabina di regia fatica a venirne a capo. Ma è proprio il turco a rimettere in carreggiata la serie positiva della squadra con un calcio piazzato (29′) che fa secco Silvestri complice una deviazione di Verre.
Non soddisfa questo Milan, orfano di Ibra e scontento dalle rare volate di Leao e dai piccoli spunti di Rebic (sciupone al 37′).
Lo spartito non muta nella ripresa perché Bonaventura tenta timidamente un destro dal limite (4′) solleticando appena la pancia del Verona. Il quale stuzzica il suo appetito cogliendo due pali con Pessina (7′) e Zaccagni (18′).
La squadra di Juric piace ma qualche leggerezza la commette: come quel pestone del piacevole Amrabat su Castillejo che certifica rosso diretto e superiorità numerica rossonera. Tuttavia l’inerzia della partita non muta. Milan ci prova l’ingresso di Paqueta e coglie un palo con Castillejo al novantesimo. Verona ordinato e fiero fino alla fine mentre San Siro applaude l’esordio di Daniel Maldini. Uno a uno: ci sta tutto.