Questo articolo sulle regole dello sport è dedicato al golf; è la seconda parte. Si contnua a parlare delle regole e dei termini del golf, uno sport antichissimo
di Massimo Rosa –
GOLF, un acronimo?
Tra le tante spiegazioni potrebbe anche essere l’acronimo di: “Gentlemen Only Ladies Forbiden”, cioè “Solo per gli uomini, proibito alle donne”. Non si sa quando coniato, di sicuro in tempi in cui alle donne tutto era proibito.
GLOSSARIO 2
Dalla A alla B
Ace: è il colpo anche conosciuto come Hole in one, cioè in un par 3 la buca è completata con un solo tiro.
Albatros: sta ad indicare un punteggio inferiore di tre colpi rispetto al par di una buca. E’ anche conosciuto come Double Eagle.
Alza pitchmark: è un attrezzo simile ad una forchetta, utilizzato per riparare il danno fatto al green da una palla.
Attaccare: si dice quando si gioca un colpo con forza.
Back swing: è il movimento dello swing quando si porta la mazza all’indietro, volgendo le spalle al bersaglio.
Bend point: punto dello shaft che tende a piegarsi se sottoposto a torsione.
Lettera C
Calpestare o pestare: indica quando si cammina inavvertitamente sulla linea del putt.
Candelone: colpo molto alto e corto rispetto alla buca da raggiungere.
Carrello: è utilizzato dai giocatori più pigri per non portare la sacca delle mazze sulle spalle.
Chip: è un colpo di precisione che serve per imbucare la palla o d’approccio alla buca.
Chip & run: è il colpo giocato da lunga distanza.
Colpo a correre: colpo che si solleva leggermente dal suolo, e poi rotola a lungo. E’ un colpo voluto, contrariamente a quello definito Rattone del tutto casuale.
Corse rating: sta ad indicare il parametro di difficoltà di un campo per i giocatori scratch.
D-E-F
Data: si indica la palla vicina alla buca, tanto da indurre il giocatore avversario a concedere il colpo senza che questo sia giocato.
Doppi bogey: significa avere concluso il par con due colpi in più oltre il previsto.
Dormie: con questo termine si indica un giocatore o una squadra che ha un vantaggio pari alle restanti buche da giocare, che pur sbagliandole tutte, mal che vada, pareggia la partita.
Driving range: campo pratica.
Executive: è il percorso costituito da soli par 3, utilizzato per lo più dai principianti.
Faccia: è la parte della mazza che viene a contatto con la palla.
Finish: è la parte finale dello swing, quando il giocatore rivolge il petto verso la buca.
Flappa: è il termine indicante quel giocatore che ha colpito il terreno. Solleva una grossa zolla, prima di colpire la palla.
Flier: è il colpo giocato più lungo del previsto, causa l’eccessiva quantità di erba tra la palla ed il ferro.
Dalla G alla V
Giù: è l’urlo lanciato dal giocatore alla pallina che gli sembra troppo lunga.
In bandiera: indica che la pallina si ferma vicino alla buca.
Nearest to the pin: è il premio speciale. Si assegna a chi invia la pallina più vicino alla buca, in un par 3 con il primo colpo.
Score: è il punteggio o la tabella segna punti.
Scratch: indica il giocatore con “ 0 “ di handicap.
Vola: si urla alla pallina che potrebbe fermarsi in una brutta posizione.
EDIMBURGO 1744
Nascono le regole, il golf diventa uno sport
Nel 1744 il Golf si diede delle regole di gioco, diventando uno sport. Questo avvenne nella città di Edimburgo, ed artefici di quel significativo momento furono i soci della Honourable Company of Edimburgh. Ma vien da chiedersi: “ Come mai sino a quel momento si giocava senza regole ? “.
E’ presto detto! Perché sino ad allora non esistevano le gare.
Le 13 regole che fanno del golf uno sport
Lo sport del golf è basato sulle 13 regole fondamentali di Edimburgo:
- La palla si piazza a terra tra la lunghezza del bastone e la buca.
- La palla deve essere sempre a terra.
- Non è consentito il cambio palla giocata dal tee.
- Non è consentito rimuovere sassi, ossa o bastoni per favorire il proprio gioco….
- Se la palla è caduta in acqua o in una pozzanghera, è consentito alzarla. Va però spostata dietro l’ostacolo.
- Se la vostra palla ne tocca un’altra, si può alzare la prima palla finché non sarà stata giocata l’ultima.
- In green, dovete onestamente giocare per la buca, non giocare sulla palla dell’avversario e senza mentire sulla direzione della buca.
- Nel caso la vostra palla vada persa, dovete tornare dal punto in cui è stato giocato l’ultimo colpo e droppare un’altra palla concedendo all’avversario un colpo.
- In green, a nessuno è consentito marcare a modo proprio la palla con un bastone o con altro.
- Se una palla viene fermata da una persona, da un cavallo o da un cane o da altro, deve essere giocata dove si trova.
- Se spostate il bastone per fare un colpo e accidentalmente colpite la palla, dovete contare il colpo.
12. Il giocatore, che ha la palla più lontana deve giocare per primo.
- I canali, i fossati, gli argini a protezione del campo, le piazzole destinate ai bambini o ai soldati sono considerati ostacoli e la palla deve essere alzata, rimpiazzata e giocata con un club qualsiasi.
LA MAZZA
Nel gergo del golfista è quasi divenuta una parola desueta avendola sostituita con: Legno, Ferro e Wedge.
Quando si disputa un percorso bisogna avere i diversi tipi di attrezzi. Si usano a seconda del terreno e, quindi, del colpo da effettuare.
Le mazze antiche erano tutte in legno. Oggi, invece, la tecnologia è intervenuta massicciamente sui materiali di fabbricazione, infatti oggi esse sono fatte in acciaio, titanio e grafite.
I LEGNI
Sono bastoni generalmente si usatiper i tiri da lunghe distanze. I tipi di legno sono diversi in base alla loro potenza. Sono codificati da 1 a 9.
Normalmente il legno 1, o driver, è il legno più usato nel tiro dalla piazzola.
L’angolatura della faccia varia tra i 6° del drive 1 ed i 21° del drive 3.
I FERRI
Sono i bastoni di avvicinamento al green ed anch’essi hanno una numerazione da 1 a 9, distinguendosi l’uno dall’altro per la curvatura della testa in acciaio.
Nei numeri da 1 a 4 si indicano i ferri utilizzati sulle lunghe distanze. Dal 5 al 9 si indicano quelli utilizzati in prossimità del green.
L’angolatura della faccia varia tra i 17° del ferro 2 ed i 44° di ferro 9.
I WEDGE
Questa è una mazza usata in particolari situazioni, la sua caratteristica è di avere il manico più corto rispetto agli altri ferri, la faccia ampia e la caratteristica curvatura della faccia permettono colpi di precisione.
Vi sono tre modelli di wedge:
1)Pitching wedge: mazza di avvicinamento al green con angolatura della faccia 47/52°.
2) Sand wedge: è utilizzata per uscire dal bunker con tiro parabolico: l’angolatura della faccia è di 54/58°.
3) Lob wedge: è usata nei colpi difficoltosi dal bunker oppure in quelli dove l’erba è alta attorno al green.
IL PUTTER
E’ una mazza di precisione, con una faccia piena, usata sul green.
LA PRESA
Ciascun golfista deve impugnare la mazza nel modo che meglio si adatti alla propria presa.
La consuetudine indica tre tipi d’impugnatura:
- Presa da baseball: il mignolo della mano sinistra appoggia sull’indice ed il pollice della mano destra (impugnatura destrorsa), e viceversa per chi fosse mancino.
- Sempre per chi è destrorso e viceversa impugna la mazza appoggiando e sovrapponendo il mignolo della mano sinistra tra l’indice ed il medio della mano sinistra.
- L’indice della mano destra va a sovrapporsi al mignolo della mano sinistra.
COME COLPIRE
In questo sport non ci sono regole precise sul tiro, usualmente i giocatori di golf adattano la loro tecnica di gioco al terreno di gioco. Sono sempre attenti anche alle condizioni climatiche, come vento e pioggia, o terreno umido.
La pallina, infatti, può essere influenzata dalle condizioni atmosferiche al momento del tiro.
Per cercare di effettuare un tiro lungo il giocatore esegue un movimento fluido, colpendo la palla di precisione.
In questo caso i movimenti possono scorporarsi in quattro diversi momenti:
- Gambe divaricate e mazza perpendicolare al terreno per prendere la mira giusta della pallina prima di sferrare il colpo.
- La mazza viene portata per il caricamento parallelamente dietro la nuca, con la gamba sinistra leggermente flessa all’interno (destrorsi), compiendo una rotazione con il busto di circa 270°.
- La mazza inizia il suo movimento dall’alto in basso per andare a colpire la pallina sul tee, gamba destra flessa all’interno.
- Sull’abbrivio del colpo il busto effettua una torsione accompagnando la mazza verso l’alto che finisce dietro le spalle, mentre il piede sinistro raggiunge un’angolazione di circa 90° rispetto a quello destro.
Invece per effettuare un tiro corto il giocatore effettuerà questi movimenti:
- Gambe divaricate e leggermente flesse con il corpo leggermente obliquo rispetto alla pallina.
- Caricamento e mazza che compie verso l’alto un percorso con le braccia quasi in parallelo tra loro.
- inizio del movimento verso il basso per impattare la palla sul tee.
- Sull’abbrivio del colpo il busto rotea da destra verso sinistra (destrorsi) e la mazza termina la sua corsa in alto con l’impugnatura all’altezza del viso del giocatore.
LEGGERE IL GREEN
Prima di eseguire un tiro il giocatore studia da diverse angolazioni il terreno affinché il lancio faccia scorrere al meglio la pallina.
IL RATTONE
Il colpo è anche conosciuto come “ ammazza vipere “. Senza alcun dubbio è un colpo sbagliato, la cui traiettoria è simile a quella di un sasso lanciato a pelo d’acqua.
IL RECUPERO
Così si dice quando la pallina è finita in una posizione difficile, ma il giocatore riesce, grazie alla propria abilità, ad uscire dall’impasse in cui si era cacciato.
LE SCANALATURE
Sono quelle linee incise sulle facce di ferri, legni.
GREENKEEPER
E’ un esperto (agronomo) che si occupa della manutenzione dell’erba, della semina e della rasatura.
LO STIMPOMETRO
E’ lo strumento usato dal Greenkeeper per misurare ed uniformare la velocità dei green di un determinato percorso.
IL PAR
Con questo termine si indica il numero di colpi necessari per concludere in buca: la distanza e le difficoltà esprimono il valore del par.
Un giocatore di livello compie un intero percorso tra i 70 ed i 71 colpi.
I par sono classificati in: par 3, par 4 e par 5.
Il giocatore che conclude con un colpo di meno rispetto alla classificazione del par, si dice che ha fatto “Birdie”.
Se, invece, i colpi sono 2 sotto, allora si dice “ Eagle “, se, poi, addirittura i colpi sono tre meno quel giocatore ha fatto “ Double eagle “.
PAR 3
Il campo di par 3 ha una lunghezza che varia tra i 91 ed i 256 metri.
Il giocatore deve cercare di avvicinarsi con un solo colpo il più possibile alla buca. La buca si trova all’interno della piazzola d’arrivo, dove l’erba è rasata a regola d’arte.
Ai lati del green (piazzola) si trovano i bunker, che ricordiamo possono essere di sabbia o in erba.
Chi finisce dentro a quello di sabbia deve fare attenzione a non spianare la sabbia perché commetterebbe un’irregolarità.
PAR 4
La sua lunghezza è tra i 256 ed i 439 metri.
La piazzola di partenza è generalmente posta su un terreno piatto e senza ostacoli.
La palla è posizionata all’interno di una zona delimitata da due elementi di demarcazione. Al suo interno sono di consuetudine collocate tre piazzole diverse:
1)Una per i professionisti maschili;
2)Una per le professioniste femminili ed
3)Una per i dilettanti.
Tra la piazzola di partenza e quella d’arrivo si trova il Fairway, che è una striscia di terreno in erba, la cui larghezza varia dai 22 ai 54 metri.
L’ideale per il giocatore è lanciare la palla verso la piazzola d’arrivo in modo d’arrivarvi in due soli colpi, cercando di fare poi Birdie.
PAR 5
La sua lunghezza varia tra i 439 ed i 549 metri.
Il par 5 è quello delle grandi competizioni, dove i migliori giocatori danno il meglio di sé stessi effettuando un ottimo tiro dalla piazzola di partenza, cercando successivamente un approccio lungo, e possibilmente concludendo il percorso con un Birdie o con un Eagle.
I PERICOLI DELL’AMBIENTE
Ai bordi del percorso si trovano abitualmente delle zone boschive.
Nel caso in cui un giocatore invii la palina in una di queste zone, e non la ritrovasse, gli viene concessa la ripetizione del tiro dal punto di battuta, ma con altra pallina: in questo caso gli è attribuita una penalità.
Se invece la pallina è bloccata da un ostacolo naturale, il giocatore è tenuto comunque a colpirla. Se proprio non potesse farlo dovrà dichiarare l’impossibilità a giocarla. Anche in questo caso la pallina viene rimessa in gioco con una penalità.
(Fine)