di Massimo Rosa
E’ fuori dubbio che il soccer femminile made in Usa è quello che conquista la platea mondiale di appassionati, come conquista quella dei media. E ne ha ben donde ricco com’è di titoli e di protagoniste, non ultimo il Mondiale di Francia 2019.
Prima fra tutte quella Brandi Chastain che in occasione della finale mondiale a Pasadena nel 1999 realizzò il penalty della vittoria contro la Cina. In segno di felicità si tolse la maglietta restando in un castigato “Bra”, ovvero il reggiseno, per la gioia dei fotografi e della stampa mondiale, facendo, quell’immagine, il giro del nostro globo, che le procurò in seguito fruttuosi contratti di pubblicità. Ed una permanenza nella Hall of Fames.
L’altra star calcistica è Hope Solo di origine italiana da parte di padre. Di professione portiere, una vera e propria saracinesca, tanto da risultare la migliore numero uno del mondiale canadese, con soli tre reti al passivo.
Nasce a Richland nello stato di Washington, dove dà i primi calci nella squadra del Richland High School, proprio così perché all’esordio calcistico preferisce calciare nella porta avversaria. Nella breve permanenza triennale realizza qualcosa come 109 reti. Quindi trasmigra nel Washington Huskies cambiando ruolo e divenendo portiere. Conquista due ori olimpici, Pechino 2008 e Londra 2012 e tre mondiali: un oro in Canada, un argento in Germania nel 2011 ed un bronzo in Cina nel 2007.
Ed eccoci ad Alex Morgan, la terza delle tre stelle statunitensi. Alex è un’ala mancina veloce quanto basta per essere denominata “Baby Horse” dalle sue compagne di squadra, con un piedino al fulmicotone, basti guardare le sue prodezze su Youtube per rendersene conto, e con dei dribbling che mettono a sedere le malcapitate avversarie.
Con la nazionale a stelle e strisce ha disputato 169 partite mettendo a segno 107 reti, le più decisive sono servite per vincere ori mondiali ed olimpici.
E’ la gioia degli occhi di chi ama il bel calcio.
Sport woman glamour, fenomeno sociale dei media con 9.3milioni di followers, icona marketing, lei è tutto questo e molto altro.
E la conferma che le capacità dell’atleta entusiasmano ben oltre il campo da gioco è testimoniata da quei tre milioni dollari che guadagna tra sport e pubblicità, destinati comunque ad aumentare.
D’altra parte le sue doti sono così fuori dell’ordinario che la Fifa l’ha chiamata in compagnia di Lionel Messi per realizzare un videogioco (Fifa 16).
Alex non è solo sensibile con il suo piede mancino ma lo è anche nello spirito, tanto da realizzare una trilogia di libri “The Kicks” in cui le protagoniste sono quattro ragazzine. L’intento è quello di volere ispirare le ragazze adolescenti ad amare il calcio, e magari a praticarlo divenendo le protagoniste di domani.
Che sia una ragazza di carattere lo si capisce anche per la battaglia che conduce per l’aumento degli stipendi alle calciatrici ovunque esse siano.
Non contenta di essere una star nel proprio campionato Usa Alex ha voluto un paio d’anni fa provare l’ebrezza della Champions League indossando la maglia dell’Olympique Lyonnais, innalzando al cielo ovviamente la Coppa, facendo la felicità del presidente Jean Michel Aulas.
Sarebbe auspicabile che personaggi come Alex Morgan si moltiplicassero sullo scenario per portare il Women Soccer a più alti livelli. Dunque Alex un punto di riferimento a cui ispirarsi. Di sicuro le Azzurre ci stanno provando, con risultati soddisfacenti dopo il recente Mondiale di Francia 2019.