“ El Bocia Nicolè se ne è andato in punta di piedi
di Fabio Nicolè *
In ricordo di Nicolè El “Bocia” che oggi se ne è andato in punta dei piedi
“Bocia, dai che entri! Tocca a te!” esclama l’uomo con il cappello in testa e espressione sorridente
“Parón, nn ancora” risponde l’ex calciatore seduto sulla panchina con le mani appoggiate alle cosce, e tenute in modo inconfondibile: chiuse a mezzo pugno con il pollice in fuori.
“Bruno, insisto, quassú ti stanno aspettando tutti”
“Non mi sento pronto a” salire” in campo, vedo tanti miei compagni, é un pezzo che non giochiamo insieme”. Parla con quel fare incerto, a capo chino, quasi a non voler disturbare i suoi Campioni.
“Non ti preoccupare, si gioca senza pressioni: Omar é un docile agnellino e John lo asseconda. Aurelio e Ivano accolgono gli attaccanti oltre quella loro invalicabile riga, dispensano solo abbracci e pacche sulle spalle. Valentino regala emozioni a tutti, fascia di capitano al braccio, portata con tanto orgoglio. Carletto vola da un palo all’altro finalmente sorridente. Roberto va in uscita bassa, coraggioso! E io, triestino purosangue emigrato in Veneto, pensa!, riesco pure a parlare in italiano”.
Omaggio a Nicolè
“Parón, vengo perché mi fido di lei, per ritrovare la serenità dei primi anni. Per correre liberato finalmente dall’obbligo del risultato: non conta solo vincere!”
“Lo so, lo so, per questo sono venuti a veder giocare te, il loro prof, alcuni allievi delle tue scuole di Prata e Roveredo, di Polcenigo, Villanova e Borgomeduna.
L’ arbitro Orlandini li ha fatti salire tutti, si siederanno anche a bordo campo, dietro le porte”
“Davvero sono venuti per me? Per l’insegnante di educazione fisica, che si presentava in borghese in palestra con l’unico obbiettivo di avvicinare tutti allo sport e che creava libri con i loro fantastici scritti?”
“Sì Bruno, sei stato troppo importante per loro. Non possono e non vogliono dimenticarti, sono venuti a renderti omaggio”
“Voglio tornare a divertirmi, a correre spensierato. Voglio togliermi quelle ombre, che mi hanno accompagnato negli ultimi campionati di calcio e della vita”
“Dai, Bocia, questo é un prato particolare. E’ il tuo prato! Una distesa di nuvole sotto i piedi, il cielo limpido, il sole che illumina quel pallone che tanto hai amato….
L’ animo libero, senza preoccupazioni: corri, sorridi, libera la tua anima”
“Parón, sono pronto! Mi unisco a voi” ed il sorriso di ragazzo ricompare finalmente su quel viso temprato dagli anni. Tutti abbracciano il Bocia padovano.
Dedica del figlio a Nicolè
Ciao Papà, hai amato lo sport e avevi scelto il calcio. Poi hai amato il calcio e scelto lo sport, tutti gli sport.
So che lassù sarai felice e potrai condurre il pallone a testa alta, orgoglioso di quello che sei stato e di ciò che hai fatto.
Sei stato e sempre sarai per me un modello da seguire in campo e a scuola, con ragazzi e bambini, con uomini e donne, insomma, con tutti coloro che vogliono avvicinarsi a quel pallone cucito a mano che profuma di cuoio… Lui sì, ci legherà per SEMPRE.
P.S. Papà che giornale leggerai oggi?
- Tratto da FaceBook
Bruno Nicolé “El Bocia” in breve
Aveva esordito a 16 anni nel 1956 nel Padova di Paron Rocco. L’anno successivo passò alla Juventus, dove vi restò per sei stagioni, giocando a all’ala destra a fianco di Boniperti, Charles e Sivori.
Fu il più giovane capitano Azzurro, 21 anni e 61 giorni, come fu il più giovane a marcare una rete in nazionale, 18 anni.
Con la Juve vinse tre scudetti, uno dei quali storico perché era il decimo, quello della prima stella bianconera, e due Coppa Italia.
Il 14 febbraio del 1962 era presente quando la Juventus incontrò per la prima volta a Torino il Real Madrid in Coppa Campioni, quello dei Di Stefano, Gento, Puskas, perdendo 1 a 0. Era però ancora presente una settimana dopo quando i bianconeri giocarono al Nuevo Chamartin, che sarebbe poi stato intitolato al presidente Santiago Bernabeu, espugnandolo per la prima storica volta, grazie ad una rete di Omar Sivori…ed al Chamartin calò il silenzio.
Oggi Bruno Nicolè El “Bocia” se ne è andato in punta dei piedi.